I carotenoidi sono pigmenti dotati di un’ampia diffusione, presenti sia nelle piante che negli animali. Il meglio conosciuto fra tutti è il carotene, così chiamato perché dà il colore alle carote, mentre il pomodoro è colorato da un altro carotenoide, il licopene. I carotenoidi sono presenti anche nelle foglie verdi, ma non sono visibili finché l’autunno non fa scomparire la clorofilla - .
Da notare che una fotografia come la 75 relativa all’ippocastano, dal 2000 non sarebbe più eseguibile neppure nell’area dell’Alessandrino in cui vivo, in quanto a privarci dello splendido colore dei carotenoidi ci ha pensato la Cameraria ohridella, o Minatrice fogliare dell’Ippocastano, una minuscola farfalla, un microlepidottero appartenente ai Gracillaridae, che nel giro di dieci anni ha invaso l’Europa centro-orientale partendo, a quanto pare, dal confine tra Macedonia e Albania, e precisamente dall’area del lago di Ohrid, forma serbocroata della città di Ocrida che dà il nome all'omonimo lago. Ogni larva, nel corso dello sviluppo, scava una mina a chiazza allungata di circa 4 cm dai contorni sinuosi e netti, e nel corso dell'anno ogni foglia può essere danneggiata da decine di mine. Forti attacchi riducono lo sviluppo vegetativo delle piante, con ripercussioni negative soprattutto a carico dei giovani impianti; nei casi più gravi si osservano l'anticipata e completa caduta delle foglie e una seconda fioritura a fine estate.
Cameraria ohridella Minatrice fogliare dell'Ippocastano |
Larva
Forma adulta
Lesioni fogliari |
Particolarmente ricca in xantofilla
[1]
è l’erba medica, impiegata per preparare mangimi con elevato potere
pigmentante. Un particolare interessante: le donne hanno un contenuto
sottocutaneo in carotenoidi che è superiore a quello dei maschi.
Si tratta di sostanze costituite solo da carbonio e
idrogeno, con una banda d’assorbimento della luce visibile molto ampia che
presenta 3 picchi in corrispondenza del verde-violetto. Il picco massimo d’assorbimento
dipende dalla costituzione chimica: ogni doppio legame tra gli atomi di
carbonio in più sposta il picco massimo verso il rosso di circa 0,02 mm quando il pigmento è
disciolto in carbonio disolfuro. L’aggiunta di ossigeno dà luogo a
xantofilla. I carotenoidi cristallizzano facilmente; inoltre, quando sono in
soluzione, e specialmente in presenza di luce, vanno incontro a ossidazione e
si trasformano in composti incolori. Sono invece molto stabili quando la
pressione d’ossigeno è bassa, al buio e a basse temperature.
Il colore dei carotenoidi varia dal giallo all’arancio, dal rosso al
violetto;
la spiegazione sta nel numero di doppi legami tra gli atomi di carbonio C=C come detto poc’anzi. Sono insolubili in acqua,
solubili nei grassi, in etere e acetone. Un tempo i carotenoidi degli animali
erano detti lipocromi,
poiché erano stati scoperti dissolti nei grassi, o lipidi.
Il carotenoide giallo delle piume del Canarino e di altri
uccelli è contenuto nella cheratina, la proteina principale
della piume. Dapprima il pigmento si trova sotto forma di gocciole lipidiche
disposte tra le cellule dei rudimenti delle piume, ma quando inizia la
cheratinizzazione passa nella cheratina. I carotenoidi sono responsabili della colorazione gialla di molte
piume, anche se alcune sono gialle a causa di feomelanina giallastra o di un
tricocromo. Nei Parrocchetti esistono pigmenti gialli di natura
tuttora sconosciuta. Un carotenoide può apparire giallo, arancio o rosso in
rapporto alla sua concentrazione, come accade in punti diversi nel mantello
del Cardellino . I carotenoidi formano lo schermo giallo trasparente
che fa virare il blu strutturale in verde. Il giallo del tuorlo è dovuto a
carotenoidi: si tratta della miscela di luteina
o xantofilla e zeaxantina. L’astaxantina
colora in rosso i bargigli del Fagiano. Il blu, il violetto e il rosso delle
barbule di certi piccioni orientali, particolarmente del genere Ptilinopus,
sono dovuti a rodoxantina, presente anche nelle piante.
Gli
animali non sono in grado di sintetizzare i carotenoidi
come fanno invece i vegetali, trovandoli già pronti nell’alimentazione.
Proprio dal tipo d’alimentazione dipende l’intensità del giallo nel burro
e nel tuorlo. Anche la colorazione dei Fenicotteri
dipende dal tipo d’alimentazione,
naturale oppure artificiale, come può accadere in uno zoo. Xantofilla è
presente nelle piume degli uccelli; il becco e la pelle possono contenere
miscele di carotene e xantofilla
- ; carotene è presente nel
tuorlo in aggiunta al prevalente contenuto in xantofilla e zeaxantina.
È stato dimostrato che Canarini bianchi, perché tenuti a dieta povera di
xantofilla, sono incapaci di assorbire carotene dalla razione. Le piume
bianche diventano nuovamente gialle quando xantofilla o un suo derivato sono
aggiunti alla dieta. Si possono ottenere piume rosse nutrendo i Canarini con
paprika che contiene capsantina ; un rosso più profondo è ottenuto con rodoxantina
.
La luce favorisce la deposizione dei carotenoidi nei
tessuti animali: il gamberetto d’acqua dolce, tenuto al buio, si scolorisce;
granchi, aragoste e attinie si colorano in proporzione alla luce che ricevono.
Se tenuti in soluzione, i carotenoidi vengono scoloriti dall’ossigeno e
dalla luce.
I carotenoidi gialli o rossi vengono affievoliti esponendo le piume alla luce, ma solo dal lato
rivolto alla luce solare; al buio non cambiano d’intensità. Nel corvo Cissa
chinensis, del Sudest Asiatico, il piumaggio è verde e diventa blu se
esposto alla luce del sole: si determina un’attenuazione del filtro giallo
posseduto dalle piume; lo stesso accade a quegli uccelli che vivono nel folto
della foresta, che rimangono verdi finché non frequentano gli spazi aperti,
dove la luce del sole, alterando la pellicola di carotenoidi, li colora in
blu.
Anche la temperatura influenza lo sviluppo dei
carotenoidi: una prova è fornita dal Pesce rosso, Carassius auratus,
che inizia la vita con un abito marrone da melanina e assume il colore arancio
man mano che cresce, però solo a temperature superiori a 18°C; pertanto si
pensa che i cromatofori contenenti astaxantina riescano a svilupparsi e a
funzionare solo a certe temperature.
Anche gli ormoni sessuali influenzano la deposizione di
carotenoidi, come accade per le melanine. Ambedue i sessi dello Stornello, Sturnus
vulgaris, hanno il becco nero da melanina fuori dal periodo degli amori;
in quello riproduttivo diventa giallo arancio brillante; la castrazione
provoca un becco nero sia nel maschio che nella femmina; diventa giallo con
gli androgeni ma non con gli estrogeni.
La vitamina
A, importante per la sintesi dei pigmenti visivi, proviene da alcuni
carotenoidi. Non esiste nelle piante, in quanto deriva da un processo di
trasformazione che si svolge negli animali partendo dalla molecola di β-carotene dei vegetali. Altro
precursore è l’a-carotene o criptoxantina,
presente in molte piante e nel tuorlo.
[1] Xantofilla: letteralmente, in greco, significa foglia gialla. È un composto della serie dei carotenoidi, di formula bruta C40 H56 O2, che presenta la struttura di un diidrossiderivato dell'a-carotene.