Le condizioni che dovrebbero
verificarsi all’atto della schiusa per ottenere un rapporto-sessi perfetto,
pari all’1:1, sono i seguenti:
·
la gallina, che è eterogametica, dovrebbe produrre la
stessa quantità di gameti futuri maschi e future femmine
·
entrambi i gameti dovrebbero avere la stessa vitalità
·
entrambi i gameti dovrebbero possedere un’equivalente
capacità di essere fecondati e di fecondare
·
gli zigoti maschili e femminili dovrebbero conservare lo
stesso grado di vitalità sino alla nascita
·
il numero di soggetti preso in esame dovrebbe essere
sufficientemente grande per non essere soggetto alle variazioni casuali dei
numeri piccoli.
Rapporto-sessi
alla nascita |
|
maschi
sull’intera popolazione [maschi %] |
|
uomo
bianco USA |
51,4 |
uomo
non bianco USA |
50,3 |
zebù |
51 |
bovini
- razze varie |
44-52 |
maiale |
52 |
cavallo |
52 |
cane
- razze varie |
51-54 |
visone |
50-51 |
coniglio |
50-57 |
pollo |
49-50 |
tacchino |
50 |
Finora negli animali domestici
non è stato possibile documentare casi di diversa vitalità o di diversa
produzione dei gameti, ma vi sono dati in base ai quali si può dedurre che in
alcune specie o in alcune razze, con genotipo particolare, un gamete può
essere più efficiente dell’altro o che un certo tipo di zigote può essere
più vitale dell’altro. Ne riparleremo nel capitolo dedicato alla cresta a
rosa, a proposito della quale basti accennare al fatto che, grazie agli studi
di Mérat (1963),
fu possibile chiarire che i galli omozigoti R/R
per il gene cresta a rosa, qualunque
sia la razza d’appartenenza, sono dotati di scarsa fertilità.
In quasi tutte le specie il rapporto-sessi varia a seconda
del momento, e quindi dell’età alla quale i soggetti vengono esaminati.
Esistono 3 tipi di rapporto-sessi:
§
primario:
al momento della fecondazione dell’ovulo
§
secondario:
al momento della nascita o della schiusa, calcolando il rapporto tra gli
animali vivi
§
terziario:
a qualsiasi età; per esempio, nell’uomo, al momento dello svezzamento
oppure a 70 anni.
Negli animali domestici si usa prevalentemente il rapporto secondario.
Il rapporto-sessi primario può venir valutato nei volatili domestici, ma non
nei mammiferi. Il rapporto terziario può venir valutato ad ogni età sia per
l’uomo che per quelle specie nelle quali si allevano entrambi i sessi. Il
rapporto tra i sessi può essere espresso in 2 modi diversi:
§
proporzione dei maschi in seno all’intera popolazione
§
numero dei maschi ogni 100 femmine
Questi dati valgono solo per
numeri elevati, mentre in campioni più piccoli bisogna attendersi delle
deviazioni.
Chi ha pratica di cani sa che i maschi sono in eccedenza e
non se ne conosce la causa. Bisogna guardassi dalle valutazioni fatte su un
ridotto numero di casi, per non attribuire erroneamente l’eccesso di maschi
a fattori genetici. Nel caso dei polli, la prevalenza di maschi è
particolarmente evidente nella Rhode Island. Il fatto che alla nascita per
molti mammiferi il numero dei maschi supera quello delle femmine è ancor più
interessante, in quanto è noto che in alcuni casi la mortalità fetale è
superiore per i maschi.
Anche per l’uomo si è visto che negli aborti spontanei
vi è una prevalenza di maschi. Se ciò non accadesse, il rapporto-sessi
arriverebbe a 125 M:100 F.
Molte teorie sono state avanzate per giustificare la prevalenza di concepimenti maschili. Una delle più accreditate ritiene che il gamete capace di determinare il sesso maschile - come è il caso dell’Uomo - possa essere avvantaggiato nell’avvicinamento all’uovo poiché il cromosoma Y è in genere più piccolo di X, per cui si tratterebbe di uno spermatozoo atleta, agile e leggero.
Ma quest’affermazione può essere facilmente contestata:
la corsa dello spermatozoo è solo in parte dovuta al flagello, mentre in
prevalenza dipende dal battito delle ciglia e dalla contrazione peristaltica
dell’ovidutto. È invece più plausibile che vi sia una diversa sopravvivenza dei due tipi di gameti
maschili nelle vie genitali femminili, cioè dei gameti dotati di
cromosoma X e quelli dotati di cromosoma Y.
Per il pollo domestico è più semplice stabilire il rapporto primario tra i sessi. Ad ogni stagione riproduttiva sono poche le galline ad avere tutte le uova fecondate e capaci allo stesso tempo di schiudersi al 100%. Osservando il rapporto-sessi solo nei nati da queste poche galline, Hays osservò che tale rapporto era pari a 432 M:438 F, pressoché in parità.
Purtroppo il gallo è poligamo, per cui negli
allevamenti amatoriali si verifica spesso un eccesso di maschi. Se i nostri
galli fossero monogami come il Gallus varius, il problema della loro esuberanza non sussisterebbe.
Lo stesso Darwin, a proposito del rapporto tra i sessi, così riferisce: “Per
quanto riguarda i polli ho ricevuto un solo rapporto, precisamente che di 1001
polli di una razza nobile Cocincina allevati per otto anni dal Signor Stretch,
487 furono maschi e 514 femmine.”
Le femmine di molti mammiferi, Uomo compreso, vivono più a lungo dei maschi. Per l’essere umano alcuni dati indicano che tra i 65 e i 75 anni il rapporto è 80 M:100 F, e che oltre gli 85 anni si hanno 55 M contro 100 F.
Ecco spiegato perché le crociere traboccano di vedove
arzille. Anche tra gli uccelli e i lepidotteri la mortalità in età avanzata
è più elevata nei maschi.
Frequentemente il rapporto-sessi negli ibridi interspecifici
è molto diverso da quello delle specie parentali. Negli uccelli, all’opposto
dei mammiferi, le femmine nate da tali incroci sono meno numerose dei maschi.
Ibridi sperimentali tra generi diversi, ottenuti da Ghigi
e Yamashina, hanno messo in luce le relazioni che intercorrono tra i vari
generi della tribù dei Phasianini:
la sterilità, la semifertilità, o la fertilità completa degli ibridi, sono
indicative per affinità lontane oppure strette. La proposta di Ghigi e
Yamashina di suddividere gli Uccelli in generi, specie e sottospecie solo in
base al grado di fertilità dei loro ibridi non può essere accettata appieno
in quanto il problema va affrontato da molti punti di vista. Tuttavia questo
metodo dà l’idea approssimativa del grado di affinità esistente fra alcuni
generi. Il genere Gallus si trova
piuttosto isolato e le sue relazioni coi generi Phasianus e Lophura non
sono assolutamente strette né particolarmente significative.
L’incrocio di generi, specie o
razze tra loro diversi può generare, a seconda dei casi, soggetti normali,
embrioni con precoce letalità, maschi e femmine sterili, intersessi, una
preponderanza di individui dello stesso sesso, generalmente maschi. Vediamo
cosa accade accoppiando il Pollo domestico con il comune Fagiano dal collare, Phasianus
colchicus. I dati sono riportati
da Annie Gray, che non riferisce né numeri né percentuali.
Gallus
domesticus x
Phasianus
colchicus |
||
Maschio
di Fagiano
varie
sottospecie |
x |
Gallina
domestica per
lo più nana |
Bassa fertilità e
schiudibilità delle uova, ma si sono potuti allevare parecchi ibridi,
in prevalenza maschi, che non mostrano attività sessuale e sono
sterili. Non hanno speroni. Non si sono osservate femmine
che depongano uova, nonostante si siano viste alcune che si mettono a
covare. |
||
Gallo
domestico |
x |
Fagiana |
Mortalità
molto elevata prima della schiusa; si sono potuti allevare ibridi d’ambo
i sessi. Per lo più le femmine hanno ovaio rudimentale o sono
intersessuali. |
Altre
fonti, per lo stesso tipo di incroci, riportano quanto segue:
Fagiana x Gallo |
nascono
maschi e femmine in percentuale identica, oltre a un 7%
di
intersessuati. |
Gallina
x
Fagiano
|
nascono soprattutto maschi,
forse per una mortalità preferenziale delle femmine prima che si
differenzi il sesso. Secondo altri si verificherebbe un’inversione
sessuale nelle femmine. |
Mammiferi e uccelli obbediscono
alla legge di Haldane:
ogni qualvolta in seguito a un’ibridazione
interspecifica un sesso è mancante, raro oppure sterile, è il sesso
eterogametico a farne le spese. Nel caso dei polli sarebbe la
femmina.
In condizioni naturali il Gallus varius,
al contrario del sonnerati, non si
incrocia col Bankiva. Tuttavia nell’isola di Giava il varius viene accoppiato con galline domestiche, poiché il forte,
prolungato e monosillabico canto dei maschi ibridi, noti in giavanese come
Bekissar,
è particolarmente apprezzato dagli Indonesiani. I maschi ibridi sono fecondi,
ma non le femmine. Secondo alcuni questa dovrebbe essere una conferma del
fatto che il Gallo Verde non può essere considerato un parente troppo stretto
dei nostri polli.