Lessico


Leto o Latona

Latona che culla Apollo
Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia - Roma

Per i Greci era Leto, adorata a Roma con il nome di Latona. Figlia dei Titani Ceo e Febe, amata da Zeus, ebbe da lui Apollo e Artemide - Diana dei Romani - che partorì nell’isola di Delo. Schernita da Niobe, figlia di Tantalo re di Lidia, la quale ebbe dodici figli, sei maschi e sei femmine, tutti bellissimi, sani e forti, di cui era estremamente orgogliosa, al punto di affermare di essere più feconda di Leto.

Leto fu vendicata dai figli. Un giorno in cui i figli maschi di Niobe erano andati a caccia sulle falde del monte Citerone (1409 m, monte della Grecia sud-orientale, sul confine tra l'Attica e la Beozia), Apollo li trafisse tutti con il suo infallibile arco d’argento, uccidendoli. Ma questa severa lezione non intimorì Niobe, che si scagliò contro Leto con maggiore acredine, asserendo che, anche se privata dei figli, le rimanevano ancora le sei bellissime figlie e per questa ragione la sua superiorità sulla dea rimaneva intatta. Allora Artemide uccise con le sue frecce, una a una, le sei fanciulle che si erano recate a piangere sulle salme dei fratelli alle pendici del Citerone.