Al di fuori di una muta fisiologica o provocata, bisogna invocare particolari meccanismi per spiegare l’alterazione cromatica di una piuma: così l’usura può essere dovuta a puri fattori meccanici e fotochimici.
A proposito di questi, Cartwright e Harrold hanno dimostrato che la frangia e la parte terminale di una piuma sono spesso colorate in modo differente quando l’intensità luminosa raggiunge un certo valore: si genera una sottile linea bianca tra la frangia e il resto del vessillo.
Inoltre, i raggi luminosi sono in grado di alterare profondamente certi pigmenti: le colorazioni grigie possono diventare rossastre, quelle brune si fanno rugginose, le nere impallidiscono e diventano fuligginose. Nel giro di 72 ore il giallo dei carotenoidi si altera talmente da rendere blu una piuma verde.
Accennando di sfuggita al
problema dei carotenoidi sulle piume del pollo, possiamo dire che Staples si
è limitato a una sola considerazione: i pigmenti depositati su una piuma
ultimata possono alterarsi per impregnazione della corteccia da parte di una
sostanza oleosa.