Rispetto alle altre proteine
dell’albume descritte, le ovoglobuline mostrano il polimorfismo maggiore, ma poco si conosce sulla loro
struttura. Le due principali forme polimorfiche di G2 sono G2A
e G2B (precedentemente dette G2C e G2D).
Gli studi di Baker (1968) su 37 razze di pollo domestico hanno dimostrato che
la forma G2B
è la più abbondante e che la forma G2A
generalmente non è presente nelle razze di origine nordeuropea e
mediterranea. Lavori più recenti hanno dimostrato che ciò corrisponde al
vero e che la frequenza di G2B
si aggira tra il 75 e il 100%.
L’ovoglobulina G2
è assente in Gallus sonnerati,
mentre è presente in Gallus gallus.
Questo dato è un punto importante per i sostenitori dell’origine
monofiletica del pollo domestico.
Altre varianti apparentemente rare sono la G2B’, la G2B’’
e la G2L trovate rispettivamente in un
Gallo Rosso della giungla, in una Sebright e in Gallus lafayettei. Il loro grado di distribuzione in seno al pollo
domestico non è noto.
Sono state distinte 10 varianti dell’ovoglobulina G3 attraverso l’elettroforesi. Gli alleli G3A e G3B sono quelli più comuni e mostrano il fenomeno della codominanza.
La forma G3A
è la più abbondante, mentre la G3B
è assente, o presente con bassa frequenza, in razze di origine inglese e
americana. La variante G3J
è stata trovata unicamente nel Gallo Rosso della giungla e non è stata
riscontrata in nessuna delle razze domestiche.