Le mutazioni spontanee o indotte non avvengono in geni specifici, in quanto esse sono normalmente distribuite a caso nel genoma. Tuttavia molti genetisti desiderano studiare gli effetti di mutazioni in geni di particolare interesse.
Dopo aver mutagenizzato le cellule
o gli organismi con radiazioni o con mutageni chimici, la popolazione che
sopravvive deve essere analizzata per identificare quali siano le mutazioni
degne d’interesse. Essendo ora possibile alterare, cioè mutare, il DNA in
provetta, reinserirlo di nuovo nella cellula per inserzione o per
trasformazione ed esaminare gli effetti della mutazione, queste tecniche
rendono possibile indurre mutazioni in posizioni nucleotidiche specifiche all’interno
di un gene. La mutazione sito specifica può essere utilizzata per creare
mutazioni puntiformi o piccole delezioni o inserzioni.
La
site directed mutagenesis
ha due applicazioni teoriche e pratiche:
o
può
essere usata per riuscire a comprendere l’importanza di un particolare
aminoacido localizzato in un determinato punto di una proteina, essendo così
possibile chiarire il sito attivo di un enzima
o
i
cambiamenti indotti nella sequenza aminoacidica di una proteina può portare
ad una sua efficienza operativa maggiore.
Per
quanto riguarda il
pollo domestico esistono due punti importanti da sottolineare:
o
come risultato del sequenziamento di quei geni che è
stato possibile clonare, ne è scaturita una miglior comprensione dell’organizzazione
del gene e del cromosoma
o
incorporando particolari geni nel pollo domestico, in
futuro può essere possibile migliorare la rapidità di crescita e la
resistenza alle malattie.
Quest’ultima
metodologia è detta transgenetica.