Al fine di trovare un
aggiustamento nella quantità dei trascritti
prodotti dai geni eterosomici, nel regno animale si sono evoluti meccanismi
differenti. I mammiferi, come già detto, usano l’inattivazione del
cromosoma X. Nella Drosophila è
stato escogitato un meccanismo diverso. La situazione del pollo e di altri
uccelli suggerisce che non esista in loro un meccanismo di compensazione di
dose. Per i loci sinora studiati si può dedurre che i
maschi esprimono il fenotipo in modo più intenso rispetto alle femmine a
causa dei 2 cromosomi Z ambedue attivi.
A conferma di ciò possiamo citare il gene del barrato
eterocromosomico B e quello dell’impiumamento
lento K. Il maschio barrato eterozigote e la femmina
barrata hanno un piumaggio uguale, con strisce bianche e nere di pari
estensione. Avendo il gene del barrato la capacità di interrompere la
deposizione di melanina, il gallo omozigote ha una barra bianca di estensione
quasi doppia rispetto a quella di un gallo emizigote, ed è quasi doppia
rispetto alla banda nera.
Un’ulteriore recente dimostrazione della mancanza di
compensazione di dose proviene dalla mutazione recessiva y
per la pelle bianca presente sul cromosoma Z, capace di influenzare la
colorazione del plasma. I maschi omozigoti e le femmine emizigoti hanno un
plasma chiaro anziché giallo paglierino. Il plasma dei maschi eterozigoti ha
una colorazione intermedia tra quella dei maschi y/y
e dei maschi Y+/Y+.
Il confronto tra mammiferi e
uccelli, riguardo ai geni legati al sesso, suggerisce che i cromosomi sessuali
XY e ZW si siano evoluti separatamente.
La linea progenitrice dei rettili e degli uccelli è identica, e i cromosomi
ZW si sono evoluti come una parte di questa linea. I mammiferi apparvero più
tardi, e il sistema dei cromosomi XY si è evoluto come una parte di questa
catena evolutiva. Se X e Z si fossero evoluti dallo stesso cromosoma
ancestrale, allora dovremmo trovare su di essi una buona parte di geni legati
al sesso dotati delle stesse funzioni. Enzimi come la glucosio-6-fosfato
deidrogenasi e l’ornitina transcarbamilasi, legati al sesso nei mammiferi,
sono autosomici nel pollo domestico. Perché un’ipotesi opposta si dimostri
fondata, sono necessari ulteriori studi.