Come abbiamo visto, i prodotti
primari dell’attività dei geni strutturali consistono nelle catene
polipeptidiche. Queste entrano nella formazione di varie molecole che
interagiscono in molteplici modi all’interno delle singole cellule e tra le
diverse cellule.
Oltre a questi eventi intracellulari e intercellulari, si
verificano scambi tra componenti cellulari e ambiente. Mentre hanno luogo
queste sequenze metaboliche, se ne svolgono altre controllate da altri geni a
formare una rete intrecciata di sequenze che dipendono tutte l’una dall’altra
e che, insieme, costituiscono i processi vitali delle cellule.
In un organismo pluricellulare, come l’uomo, le singole
cellule non sono tra loro isolate, ma interagiscono, sia in maniera generale,
che in maniera specifica, dipendendo pur sempre da un controllo genico:
o
mediante la competizione per l’ossigeno e per le
sostanze nutritizie circolanti nel sangue nonché attraverso l’eliminazione
dell’anidride carbonica e dei prodotti di rifiuto
o
con la liberazione e l’assunzione degli ormoni
o
con la sensibilità agli stimoli originati nel sistema
nervoso e la capacità a rispondervi.