Un secondo stadio, importante ai fini evolutivi, scaturì dalla diaspora dei polli dai centri d’addomesticamento verso le località più varie, altri continenti, altre culture e altri ambienti.
Il processo di diffusione comportò una deriva genetica e un estrinsecarsi di forze capaci di alterare la frequenza genica, cui seguì un isolamento geografico e lo sviluppo di tipi distintivi regionali.
La diffusione stimolò anche la selezione naturale, nel senso di un adattamento ai nuovi habitat, e stimolò pure la selezione artificiale per ovviare a nuove necessità e finalità.