Vol. 1° -  V.3.4.

Le paillettes del Gallo Grigio

Il maschio di Gallo Grigio possiede un piumaggio completamente diverso dalle altre specie selvatiche.

Bisogna premettere che le paillettes cheratinizzate presenti sulle piume di contorno di alcuni uccelli non hanno tutte la stessa genesi. Per esempio, sia a carico delle remiganti secondarie e talora delle timoniere dei maschi di Bombycilla cedrorum e di Bombycilla garrulus [1] si riscontrano particolari formazioni dette a sigillo di ceralacca , disposte all’apice della piuma, dovute a slargamento e assottigliamento solo della parte distale del rachide. La stessa origine hanno le paillettes riscontrabili in alcuni Rallidi.

La genesi delle particolari formazioni possedute dal piumaggio sia del maschio di Sonnerat, sia di altri uccelli [2] , è parzialmente diversa da quella del Beccofrusone: esse derivano dalla fusione del rachide, anch’esso schiacciato, con un certo numero barbe adiacenti, nonché dalla fusione di un certo numero di barbe tra loro, con estensione simmetrica rispetto al rachide, dando così origine a due lamine rigide e lucenti, che sembrano tuttavia formare un tutt’uno col rachide stesso.

La descrizione di queste formazioni a sigillo di ceralacca non è facile se non si dispone di una piuma. Trovai l’ardire di chiederne qualche campione ad Arnolds, che disse di servirmi a piacimento, ma venni colto da un timore quasi reverenziale e demandai a lui il compito. Queste formazioni sono multiple a carico di ciascuna delle lanceolate della mantellina, alle quali impartiscono un aspetto zebrato per l’alternanza di tratti bianchi a ceralacca e di tratti neri con barbe pressoché normali. Nelle copritrici alari si presentano invece a losanga unica, con un’estremità solida che si continua nel rachide prossimale e con l’altra estremità corrispondente all’apice della piuma, che invece è parzialmente separabile negli elementi che la compongono, cioè le barbe.

Quindi, a parte la morfogenesi, nel caso del Beccofrusone le paillettes si presentano come un allargamento della porzione apicale del rachide, mentre nel secondo caso, quello che a noi interessa, la genesi dipende dal rachide e dalle barbe; la forma e il numero delle paillettes varia a seconda dell’area del mantello del gallo.

Le modificazioni strutturali caratteristiche del Gallo Grigio sono più frequenti alla mantellina, dove hanno la forma di piccoli quadrilateri e dove le penne sono lunghe e tronche all’apice, molto appetite dai moschisti; sono frequenti anche alla sella e alle piccole copritrici alari dove hanno l’aspetto a losanga e dove predomina un giallo oro carico, talora appena spruzzato qua e là di nero. La formazione presente all’apice delle lanceolate della mantellina ha color giallo cadmio, che taluni dicono a cera d’api, e il pigmento che contiene ha tutte le caratteristiche delle melanine, trattandosi di feomelanina. Solo dopo il primo anno di vita questa lamella apicale ha colorazione gialla, poiché dapprima è biancastra. Più prossimalmente, lungo il rachide e ai suoi lati, sono allineate le altre formazioni a ceralacca, in numero di 2-3 per piuma, sono bianche con intercalati tratti di barbe nere pressoché normali e affastellate anch’esse a quadrilatero.

Nel maschio di Sonnerat molte piume del corpo sono nere con rachide bianco e bordo grigio. Le ali e la coda sono nere. L’aspetto grigio d’insieme ha spinto Hutt a suggerire che Gallus gallus e Gallus sonnerati differiscono per gli alleli della colorazione oro e argento, ma tale ipotesi è stata abbandonata in quanto negli ibridi di gallus x sonnerati il colore grigio non mostra una semplice dominanza sul rosso come si sarebbe potuto prevedere in base al comportamento dei due alleli.

Il piumaggio della femmina del sonnerati differisce da quello della specie rossa principalmente per le piume del petto, che sono bianche con ampio bordo nero o marrone.

Kimball (1958) è d’accordo con Delacour (1951) su un fatto: le paillettes a cera d’api vengono perse nei maschi F1 derivati da incroci extraspecifici. Tuttavia, talora, nel secondo anno di vita, questi maschi ibridi presentano in corrispondenza dell’apice delle lanceolate un assottigliamento variabile del rachide. Danforth (1958) riferisce di alcune paillettes in maschi adolescenti derivati dal seguente incrocio:

(maschio sonnerati x femmina domestica) maschio x femmina sonnerati

mentre le caratteristiche formazioni non comparvero nei maschi F1 dei seguenti incroci:

maschio gallus x femmina sonnerati - maschio sonnerati x femmina domestica

Se il carattere della paillette ha una base genetica, sembrerebbe riferibile a un gene recessivo o a geni multipli recessivi, con espressione limitata al sesso, quello maschile.

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[1] Bombycilla cedrorum e Bombycilla garrulus sono rispettivamente il Beccofrusone dei cedri e il Beccofrusone europeo.

[2] Altri uccelli, le cui piume si presentano come quelle del maschio di Sonnerat, sono il Lepidogrammus cumingi (Cucù a squame) e lo Pteroglossus o Beauharnaisius beauharnaesii (Tucano dal ciuffo riccio).