Tra il 1870 e il 1872 Marsh riesumò dal Cretaceo superiore del Kansas lo scheletro completo di uccelli appartenenti a svariati generi; tra i meglio conosciuti c’erano Ichthyornis e Hesperornis. Come abbiamo già visto parlando del Cretaceo, 90 milioni d’anni fa comparvero i primi indiscutibili uccelli giunti a noi grazie ai fossili. Alla fine del Cretaceo, circa 65 milioni d’anni fa, erano presenti almeno 12 famiglie di uccelli, tutti acquatici tranne uno, tutti dotati di denti, anello di giunzione tra i dinosauri e gli attuali uccelli edentuli. Tra essi possiamo citare Hesperornis e Baptornis capaci di tuffarsi nelle onde e di nuotare, ma dalle ali ridotte, e Ichthyornis capace invece di volare.
Fig.
II. 16 - Ichthyornis, qui rappresentato senza denti
- un bel giorno venne declassificato tra gli edentuli,
ma poi rimeritò definitivamente la dentiera -
aveva il torace carenato, in quanto era un volatore.
L’Ichthyornis aveva i denti disposti in alveoli, l'Hesperornis li portava in solchi scavati nelle mascelle. Ambedue erano senza pigostilo vero e proprio, l’Ichthyornis aveva il torace carenato, l’Hesperornis aveva caratteristiche ossee che lo ravvicinavano a Ratiti come lo Struzzo - senza carena e con lo stesso piumaggio - nonché ai Tinamidi, dei quali avremo modo di parlare a proposito dell’Araucana.
Ambedue questi progenitori fossili si avvicinano agli uccelli a becco corneo che compariranno alla fine del Cretaceo. Per le loro membra e per la cintura pettorale essi avevano già raggiunto lo stadio aviario, per la persistenza dei denti rappresentano una forma di transizione fra gli uccelli del Giurassico e quelli dell'Era terziaria, tra il tipo con mascelle fornite di denti e quello con becco corneo.
Già alla fine del Cretaceo, ma senz’altro all’inizio del Terziario, gli uccelli sono ormai fissati nella loro struttura. Il solo tratto evolutivo degno di nota è un ritorno saltuario alla vita terrestre, a seconda dei tipi.