Vol. 1° -  I.4.1.

Periodo triassico

35 milioni di anni

L'origine del vocabolo deriva dal fatto che in quelle aree della Germania in cui questo periodo è ben rappresentato, esso può venir nettamente distinto in 3 piani, dei quali il mediano, di origine marina, si trova interposto agli altri due di tipo prevalentemente continentale.

Tra gli invertebrati meritano menzione le Ammoniti, cefalopodi tetrabranchiati muniti di conchiglia esterna avvolta a spirale, continuazione dei Nautiloidi paleozoici. Questa conchiglia è molto simile a quella dell’attuale Nautilo vivente nel Pacifico.

Alcune delle trasformazioni che subirono le Ammoniti - dal momento della comparsa sino al massimo sviluppo - si ripetono durante lo sviluppo individuale di ogni Ammonite evoluta. Questo fatto richiama la Legge di Haeckel, secondo cui l’ontogenesi, cioè lo sviluppo di un individuo, ricapitola la filogenesi, che è lo sviluppo della specie. Altro esempio di questa legge è fornito dall’ontogenesi del girino di rana.

Fig. I. 3 - Il Nautilo - Nautilus pompilius - come gli altri Nautilidi
ha un’area di diffusione limitata al Pacifico e disposta intorno ai Tropici:
vive dal Pacifico orientale sino alle Isole Figi.

Gli anfibi raggiunsero il loro apogeo. Anche i rettili accentuarono in modo straordinario il loro sviluppo: con tipi terrestri, i Dinosauri (deinós = terribile + saûros = lucertola, termine coniato nel 1841 dallo zoologo inglese Richard Owen), e con tipi marini, gli Ittiosauri. Per renderci conto delle proporzioni, ricordiamo che la stazza di un elefante corrisponde a quella di un dinosauro medio-piccolo. Vedi il Pollosauro.

La prima comparsa dei Dinosauri si verifica alla fine del triassico attraverso i Tecodonti - cioè coi denti impiantati in alveoli e tutti all'incirca della stessa forma e dimensione - che comprendono due rami principali, quello degli Pseudosuchi [1] e quello dei Fitosauri; un terzo, Etosauri, era formato da soggetti molto simili ai coccodrilli, con robusta corazza a piastre.

Alcuni Tecodonti si erano adattati a una corsa veloce su due zampe: a questo proposito non possiamo tralasciare Euparkeria, genere del triassico inferiore derivato dal ramo degli Pseudosuchi e caratterizzato da piccole dimensioni - lunghezza totale 1 metro circa - nonché da proporzioni snelle, chiaramente adattato a spostamenti veloci sulle sole zampe posteriori. Verosimilmente i dinosauri presero origine da questi tecodonti bipedi.

La maggior parte dei Tecodonti si era però adattata a una locomozione su 4 zampe e la parte superiore degli arti aveva posizione verticale - anziché laterale rispetto al tronco come nei Teriodonti - consentendo quindi una maggiore agilità.

Ancora nel triassico - prima dei dinosauri e pur sempre dai tecodonti - si evolvono i coccodrilli. Verso la fine del triassico, circa 200 milioni di anni orsono, fanno la loro comparsa i Celurosauri - dinosauri saurischi teropodi bipedi e carnivori - sui quali torneremo disquisendo sull'origine degli uccelli. Il triassico terminò con estinzioni in massa, cui sopravvissero i dinosauri, mentre scomparve la maggior parte degli altri rettili.

Fig. I. 4 - Pteranodon ingens
uno Pterosauro che raggiungeva gli 8 metri di apertura alare.

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[1] Soûchos in greco significa coccodrillo - abitualmente detto krokódeilos - ed è scritto con la S maiuscola. Ciò è dovuto al fatto che il greco Soûchos nel significato di coccodrillo è derivato dalla trasformazione dell'egiziano Sbq, vocalizzato in Sobkej oppure in Sobkev, dove la b diventa successivamente una u. Sbq era il nome di una divinità egiziana con aspetto di coccodrillo oppure di un uomo con la testa da coccodrillo. Un suo tempio importante risalente alla XII dinastia sorgeva a Crocodilopolis, oggi El Faiyûm, capoluogo dell'omonimo governatorato. In tutta questa regione era adorato sotto vari nomi: Pneferhos, Soknopaios e, ovviamente, Sbq (per lo più vocalizzato in Sobk, Sobek, Sebek).