I Celurosauri erano piccoli dinosauri saurischi teropodi bipedi e carnivori dalle ossa cave, come indica il greco koîlos che significa cavo; inoltre erano cave anche le ossa della coda (ourá in greco).
Essi includono gli uccelli e tutti quei teropodi con essi più strettamente imparentati; si può affermare con Gauthier (1986) che diversi caratteri degli uccelli viventi sono reperibili nei Celurosauri.
I Celurosauri che più interessano come progenitori degli uccelli posseggono caratteristiche che generalmente si credono essere associate ad un volo poderoso: un osso sternale fuso e una furcula - osso del desiderio - formata per unione delle clavicole. Inoltre, alcuni presentano al polso un osso a semiluna che alcuni paleontologi affermano essere indistinguibile da quello degli uccelli moderni.
Fu Ostrom a richiamare l'attenzione sulla presenza sia in Deinonychus che in Archaeopteryx di un piccolo e caratteristico osso carpale a mezzaluna che consentiva loro di articolare le mani in modo simile, con un movimento essenziale sia per catturare la preda sia per battere le ali in volo.
Fig. II. 1 - Ornithomimus, del tardo Cretaceo, fu un dinosauro simile allo struzzo
per aspetto,
dimensioni e, forse, anche dal punto di vista ecologico.
I Celurosauri vissero nel mesozoico per 140 milioni di anni e anch'essi, come tutti i dinosauri, si estinsero 65 milioni di anni fa. I Celurosauri più primitivi erano probabilmente dei corridori, nonché dei predatori di piccoli dinosauri, lucertole e insetti.
Gli Ornitomimidi - o Dinosauri Struzzo - condussero le caratteristiche dei Celurosauri a un grado maggiore di specializzazione: l’Ornithomimus del tardo cretaceo - simile a uno struzzo per dimensioni, aspetto e forse per ecologia - aveva una testa piccola e un collo molto lungo, mascelle prive di denti e coperte da un becco corneo. Come gli struzzi, Ornithomimus era probabilmente onnivoro, si nutriva di frutta, di insetti, di piccoli vertebrati e di uova di dinosauri; inoltre viveva probabilmente in gruppi, come gli struzzi.
Sempre del tardo cretaceo era il Gallimimus, il più grande degli Ornitomimidi: era lungo 6 metri, aveva arti posteriori lunghi, struttura corporea snella e testa piccola, era anch'esso edentulo con bocca rivestita da un becco corneo e abitudini alimentari dell'Ornithomimus.
Dei Celurosauri avremo modo di riparlare nel capitolo dedicato al Mononychus.