Vol. 1° -  I.10.1.

Paleolitico
Antica età della pietra

Dal punto di vista pratico corrisponde al periodo del pleistocene ed è caratterizzato da grandi variazioni climatiche. Si distingue in Paleolitico Inferiore, Medio e Superiore. In quest’età l’uomo era nomade e si procurava il cibo con pesca e caccia, usando sia utensili che armi di pietra scheggiata ad arte: selci e quarziti. Cercava riparo nelle grotte e in altre cavità naturali.

Non aveva animali domestici, non s’interessava di agricoltura e pastorizia.

Tanto per generare un po’ di confusione, vale la pena anticipare quanto diremo nelle pagine successive: è probabile che l’uomo sia giunto nelle Americhe attraversando l’istmo di Bering circa 40.000 anni fa, scavalcando il futuro canale di Panama circa 10.000 anni orsono. Però non esistono dati certi in merito. Se fosse valida l’ipotesi secondo cui i nativi d’America vi giunsero portando seco dei polli, questi animali furono addomesticati almeno 40.000 anni orsono, cioè molto prima di quanto sia accaduto per qualsiasi altro animale.

L’Homo sapiens di Neanderthal, vissuto da 130.000 a 35.000 anni fa, conseguì capacità tecniche di alto livello: scoprì l’incastro e per primo seppellì i morti.

L’Homo sapiens sapiens si identifica in Europa con l’uomo di Cro-Magnon [1] , diffuso però in tutti i Continenti, Americhe e Australia comprese. Apparve circa 35.000 anni orsono e rappresenta l’ultima tappa verso l’uomo moderno: era dotato di qualità intellettive superiori che si manifestarono nelle tecniche di lavoro, di caccia e di guerra. Fu il primo ad esprimersi attraverso pitture e graffiti di cui sono adorne le grotte in cui abitò.

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[1] Cro-Magnon: località della Francia sud-occidentale, nel dipartimento della Dordogne, nel comune di Les Eyzies-de-Tayac-Sireuil, 40 km a SE di Périgueux, alla sinistra del fiume Vézère, nota per il ritrovamento di fossili umani da parte di Lartet nel 1868. Si tratta di cinque scheletri ben conservati, uno dei quali è di un feto.