SAPPIAMO COSA STIAMO ALLEVANDO? di Galeazzi Marco

All’O.d.G. arriva l’elenco delle razze e colorazioni iscritte al Campionato Italiano.
È consuetudine che il Comitato Organizzatore (C.O.), una volta chiuse le iscrizioni e fatto l’elenco degli animali che saranno esposti ad un Campionato Italiano, mandi tale elenco al segretario dell’Ordine, Focardi, perché sia possibile distribuire i soggetti ingabbiati fra i giudici. Naturalmente tale elenco non comprende il nome degli espositori.

Come ogni anno, purtroppo, esiste il problema delle colorazioni!

Ma è mai possibile che un allevatore che alleva i propri soggetti per partecipare a dei concorsi dove si valuta e si gareggia in base a caratteristiche morfologiche stabilite da uno Standard di razza, non conosca la giusta denominazione della colorazione che alleva, a volte addirittura della razza, oppure, come accade in molte mostre minori, addirittura porti soggetti di cui non ha la più pallida idea di che colorazione siano?
Anche in questa edizione, purtroppo sfortunata, dei Campionati, ho notato, dall’elenco dei soggetti che avrebbero dovuto partecipare, diversi errori. Questi errori si possono dividere in tre grandi categorie:

la prima, meno grave di tutte, è quella in cui l’espositore eccede in competenza, cioè non fa un errore per mancanza di conoscenza ma anzi per un eccesso di zelo. Un esempio di questo tipo di errore si riscontra nella razza O-Shamo e Chu-Shamo: alcuni allevatori iscrivono i propri soggetti con colorazioni che si richiamano a quelle presenti nel paese d’origine, il Giappone.
Ora, questo è sinonimo di conoscenza e passione per la razza, ma nel nostro Standard tali colorazioni non sono contemplate, non sono riconosciute e quindi nemmeno descritte. Fortunatamente, nel panorama avicolo di razza del nostro paese, esistono delle punte di eccellenza per alcune razze, poche a dire il vero, e una di queste è sicuramente lo Shamo. Per questa razza il livello dei soggetti allevati ed esposti nelle mostre italiane è sicuramente in media molto buono, con allevatori che allevano questa razza con passione, competenza e continuità, requisiti essenziali per poter fare una giusta selezione.
Anni fa, quando in Italia la collaborazione fra i migliori allevatori di Shamo e il C.T.S. portò, per primi in Europa, alla divisione delle due categorie, O-Shamo e Chu-Shamo, si accennò anche alla denominazione delle colorazioni e Focardi presentò allora un lavoro in tal proposito, ma tutto si è fermato lì; il Club dei Combattenti e gli allevatori avrebbero dovuto continuare il discorso, se lo avessero ritenuto importante per la razza, e c’è ancora tempo per farlo, ma per il momento queste esotiche colorazioni non sono riconosciute.
Si dice che nello Shamo la colorazione ha poca importanza; giusto: in teoria quindi la denominazione della colorazione potrebbe essere lasciata alla discrezione dell’espositore. Ma allora, in questa razza, si deve abolire la proclamazione dei Campioni di Colorazione?
Il che potrebbe essere un’idea, ma per il momento le colorazioni devono essere quelle descritte nel nostro Standard (addirittura è stato iscritto in cat. “Famglie” un gruppo di Chu-Shamo con due colorazioni diverse; questo, attualmente, avrebbe portato alla squalifica del gruppo in quanto una “famiglia” deve essere formata da soggetti della stessa razza e colorazione. Per quanto mi riguarda, posso essere d’accordo sul fare un’eccezione per lo Shamo, ma la cosa necessita di una discussione e di una approvazione).
Forza allevatori di questo magnifico combattente! Il C.T.S. è qui pronto a recepire e discutere ogni vostra proposta e a trovare, insieme, una soluzione (non sarebbe male nemmeno resuscitare il Club, ma questa volta facendo sul serio!!!).

Altra categoria di errori è quella derivante, al contrario, dalla superficialità: è il caso di colorazioni non del tutto errate, ma che comunque non corrispondono alla denominazione ufficiale.
Per esempio, ingabbiare i nostri soggetti come Dorata o Argentata nella razza Sebright invece che Oro orlata nero o Argento orlata nero, denota ‘solo’ una mancanza di precisione e il non rispetto della terminologia ufficiale, ma resta ugualmente un errore.
Tutti sanno (o meglio: tutti “dovremmo” sapere) che nella Sebright non esistono le colorazioni Dorata ed Argentata ma che con questi termini molto probabilmente l’allevatore intendeva la Oro orlata nero o la Argento orlata nero; in ogni caso, non ci si può affidare ad una interpretazione delle reali intenzioni dell’allevatore: la terminologia ufficiale c’è, e deve essere utilizzata correttamente.
In altre specie, come nel campo ornitologico o alle mostre canine, un errore del genere determina automaticamente la squalifica e la non valutazione del soggetto; da noi invece, per venire incontro agli allevatori, si corregge la colorazione sul cartellino e si giudica: ma non è giusto!! Anche perché, e tanti casi ce lo confermano, spesso l’anno successivo non si rimedia iscrivendo quegli stessi soggetti con la giusta denominazione, ma si continua beatamente nell’errore: tanto vengono giudicati ugualmente!
Gli esempi di questo genere si sprecano: Bianco nera invece cha Argento fiocchi neri, Frumento invece che Dorata frumento, Mogano invece che Rosso mogano, Dorata invece che Bruno dorata, senza dimenticare le mitiche Ermellinata o Inversa, denominazioni non più usate da 15 anni ma che ogni tanto ricompaiono per indicare la Bianco columbia e la Perniciata maglie nere.

Ultima grande categoria è quella che raggruppa gli errori più grossolani e gravi: colorazioni inesistenti o addirittura assolutamente ignorate, a volte sbagli addirittura nella razza.
Vorrei sapere come questi allevatori hanno potuto fare la più elementare delle selezioni: scegliere quali animali portare in mostra, senza avere la più pallida idea di come debbano essere!!
Fortunatamente questa categoria è rara ai Campionati Italiani (questi sedicenti allevatori hanno il buon gusto di non parteciparvi) ma si riscontra ancora nelle mostre minori. La scusa classica è: li ho presi a Wasserburger (come dire che, essendo tedeschi, devono essere per forza dei campioni), era un bellissimo gruppo, non so proprio di che colore sono ma mi sono piaciuti tanto! È il giudice che lo deve sapere!.

Ma scherziamo! È bene tener conto che spesso sono solo incroci o il peggio del peggio che i commercianti tedeschi sono riusciti a procurarsi andando a cercare gli scarti degli allevatori.

Per ultimo vorrei spendere due parole sui soggetti ingabbiati con la giusta terminologia ma che non rientrano in una razza o colorazione riconosciuta dallo Standard Italiano delle Razze Avicole.
Per prima cosa, se non ci sono nello Standard o negli aggiornamenti del C.T.S. pubblicati sul Notiziario, mi chiedo dove si siano letti lo standard di razza per fare una pur minima selezione: su Standard stranieri? Ho i miei dubbi.
In secondo luogo, non essendo presenti nello Standard Italiano, si sa – si dovrebbe sapere – che non possono, per regolamento, essere giudicati, e il giudice ha l’obbligo di attenersi a questa norma.
Terzo, è da quando è stato istituito che il C.T.S., in ogni modo e con ogni mezzo, invita gli allevatori che cominciano ad allevare una razza o una colorazione non presente sul nostro Standard a segnalarlo, così da ottenere, in breve tempo – e ci sono esempi anche su gli ultimi notiziari – il riconoscimento ufficiale e la pubblicazione in italiano nello Standard, così che non ci siano più problemi.
È cosi difficile? Per razze o colorazioni non presenti in nessuno standard di paesi aderenti all’E.E. la procedura è un po’ più complicata, ma non troppo: è stabilita a livello europeo, e il C.T.S. è sempre disponibile a dare una mano e a fornire l’apporto tecnico richiesto per il riconoscimento.
Lo Standard Italiano esiste dal 1996, il C.T.S. è stato istituito nello stesso anno, e mai fino ad ora è stata richiesta in Italia tale procedura per riconoscere una nuova razza o colorazione.
Per esempio, è da diversi anni che vengono esposti, da un allevatore appassionato di faraone, soggetti in una colorazione di sua creazione, non presente in nessuno Standard europeo. Bene, ottima iniziativa! Ma se questo allevatore non richiede il riconoscimento seguendo l’iter e fornendo al C.T.S. una bozza di Standard si troverà inesorabilmente sui cartellini di giudizio un “NV” (colorazione non riconosciuta). È un peccato: il tempo passa e una colorazione che avrebbe potuto essere la prima colorazione creata in Italia continua a non essere nemmeno valutata.
Certo, lo Standard, visto che l’ha creata, dovrà essere compilato da lui; il C.T.S.. potrà solo dare suggerimenti e fornire il suo apporto tecnico.
Questo discorso è valido anche per razze italiane che vengono allevate ma che non sono ancora riconosciute dallo Standard Italiano.

Di seguito riporto l’elenco delle razze e colorazioni che formavano il precatalogo dei XII Campionati di Avicoltura, per rendere note le razze che avremmo potuto vedere e che purtroppo non abbiamo visto e il numero di soggetti iscritti, nonché per segnalare agli allevatori gli errori riscontrati.

DenominazioneColorazioneNote
TacchiniRosso
Blu
Nero d’Italia
Crollwitzer
Narragansett
DenominazioneColorazioneNote
FaraoneAzzurralo Standard la definisce Azzurra Ghigi
Isabella pastelloNon è riconosciuta
Paonata
Sabbia CoralloNon è riconosciuta
CelesteNon è riconosciuta
DenominazioneColorazioneNote
Oca di TolosaGrigia
Oca del DanubioBianca
Oca CignoideCenerina
DenominazioneColorazioneNote
Anatra Muta di BarberiaBrownlo Standard riconosce la bruno pezzata e selvatica bruna
Anatra Pechino TedescaBianca
Anatra CiuffataBianca
Anatra CayugaNera
Anatra Corritrice IndianaPezzatalo Standard riconosce due tipi di pezzate: di quale si tratta?
Selvatica
Bianca
Nera
DenominazioneColorazioneNote
O-ShamoGoshikiNon è riconosciuta
ShojoNon è riconosciuta
KisasaNon è riconosciuta
AkasasaNon è riconosciuta
Nero
Rosso CenereNon è riconosciuta
Frumento
ArgentataÈ improbabile che esista
Chu-ShamoGoshikiNon è riconosciuta
AkasasaNon è riconosciuta
Comb. IndianoFagianato
Giubileo
SumatraNera
BrahmaBianco Columbia
OrpingtonNera
Blu Orlata
Fulva
Fulva Orlata Nera
AustralorpNera
Bianca
Plymouth RocksBarrata
AmrocksBarrata
SussexBianco Columbia
WyandotteArgento Orlata Nero
BarneveldOro Orlo BrunoLa giusta denominazione è bruna doppia orlatura nera
Rhode IslandMoganoRosso Mogano
New HampshireBruno Dorata
DelawareBianco Columbia Barrata
DominicanaSparviero
Collo NudoNera
SulmtalFrumentoDorata Frumento
VorwerkRosso nera
MaransNeraSiamo sicuri che non sia la più diffusa nero ramata?
Spagnola Nera Faccia BiancaNera
AndalusaBlu Orlata
ValdarnoNera
AnconaNera Picchiettata Bianco
ItalianaPerniciata Blu
LivornoBianca
Blu
Nera
Fulva
Barrata
Collo Argento
Collo Oro
Collo Arancio
Pile
PadovanaArgento Orlata Nera
Camoscio Orlata Bianca
Oro Orlata Nera
Blu
Bianca
Nera
Olandese CiuffataNera Ciuffo Bianco
SparvieroCiuffo di che colore?
SultanoBianca
PolveraraNera
Bianca
SicilianaBianca
Collo Oro
MorosetaBianca
Fulva
Perniciata ArgentoGrigio argento
Gabbiano Frisia OrientaleQuale colorazione?
AmburgoBianco NeraArgento fiocchi neri
Barbuta Di TuringiaPerniciataPerniciata ruggine
Ko ShamoDorato Frumento
FrumentoEsiste solo la dorata frumento!
Comb. Indiano NanoFagianato
Fagianato Blu
BluNon è riconosciuta
Comb. Inglese Antico NanoFrumento
Comb. Inglese Moderno NanoCollo Argento
Collo Oro
Betulla OroÈ sostituita dal petto arancio
ArgentataNon è riconosciuta
Sumatra NanaNera
OhikiCollo Oro
Phoenix NanaCollo Oro
Cocincina NanaNera
Bianca
Fulva
Oro Orlata Nera
Nera Picchiettata Bianco
Nera Orlo OroColorazione mai vista!
Grigio Perla
Frumento Argento
Betulla
Cocincina Riccia NanaNera
Bianca
Brahma NanaFulvo Columbia
Plymouth Rocks NanaBarrata
Sussex NanaBianco Columbia
Faverolles NanaSalmonata
Wyandotte NanaBarrata
Argento Oralta Nero
Perniciata ArgentoLa giusta denominazione è perniciata argento maglie nere
Perniciata Argento Maglie Nere
Barneveld NanaDoppio Orlo Nerobruna doppia orlatura nera
New Hampshire NanaDorataNon è riconosciuta, forse si intende bruno dorata?
Spagnola Nera Faccia Bianca NanaNera
Andalusa NanaBluMeglio blu orlata
Livorno NanaFulva
Dorata
Collo Oro
Collo Arancio
Padovana NanaNera
Padovana Riccia NanaCamoscio Orlo Bianco
Olandese con Ciuffo NanaBianca Ciuffo Bianco
Nera Ciuffo Bianco
Moroseta NanaBianca
Selvatica
Moroseta con Barba NanaBianca
SiameseBiancaGiusta denominazione siamese nana
Amburgo NanaBianca Pagliettata Nera
BantamBBB
Blu
Fulva
Collo Oro
Collo Arancio
Barbuta D’AnversaGrigio Perla
Nera
Nera Picchiettata Bianco
Quaglia
Barbuta di WatermaelQuaglia Argento
SebrightOro Orlata Nero
Argento Orlata Nero
Limone Orlata Nero
DorataNon è riconosciuta!
ArgentataNon è riconosciuta!
NagasakiBianca Coda Nera
Fulva Coda Nera
Nero Argento
Nagasaki RicciaNera
PictaveCollo Oro
Olandese NanaGrigio Perla
Collo Oro
Collo Argento
Quaglia

Quando si fa il catalogo, si stabilisce l’ordine di ingabbio e si compilano i “Cartellini giudizio”, il Comitato Organizzatore si basa sulle indicazioni che noi espositori gli diamo. Se ci sono soggetti iscritti in categorie sbagliate o con denominazioni errate, il lavoro immenso di pochi volenterosi va sprecato e ne va della buona riuscita della manifestazione.
Per fare un esempio pratico riferito a questo particolare caso dei Campionati: tutti dovrebbero sapere che nell’ambito della stessa razza si ingabbiano le singole colorazioni una dopo l’altra, prima i maschi e poi le femmine, prima la classe “A” poi la classe “B”. Per tornare all’esempio della Sebright, ci saremmo trovati le Oro orlate nero in due gruppi distinti e non insieme; la stessa cosa sarebbe successa per le Argento orlate nero sparse un po’ qua e un po’ là, con quattro denominazioni diverse sul catalogo mostra e con i cartellini delle colorazioni errate corretti (senza contare che da regolamento questi soggetti non andrebbero giudicati).
Tutto per una superficialità e non attenzione di un paio di espositori.
Vi ricordo che il Comitato Organizzatore non è tenuto a conoscere le colorazioni, non ha il tempo per contattare tutti gli allevatori che inviano “chede ingabbio” errate o richiederebbero chiarificazioni e inoltre, sempre nel caso specifico, chi ci dice che quell’espositore non abbia invece intenzione veramente di esporre Sebright dorate o argentate?
Non me ne vogliano i due allevatori che non conosco e che ho preso solo ad esempio per cercare di fare un po’ di chiarezza su questo problema che immancabilmente si ripresenta ad ogni manifestazione, vi posso assicurare che gli esempi potevano essere numerosissimi.
Quindi per concludere chiedo una maggiore precisione nella compilazione della “Scheda Ingabbio”, un occhio in più allo Standard, e se avete dubbi rivolgetevi ad un giudice, ad un allevatore più esperto o meglio ancora, direttamente al C.T.S..
Troppo spesso alcuni nostri soci non hanno ben chiari quelli che sono i due capisaldi del nostro hobby: STANDARD e SELEZIONE.
Noi siamo qui per aiutare chi ne vuole sapere di più.

Il Presidente O.d.G.
Marco Galeazzi