di Focardi Fabrizio
Sono stato a giudicare alla mostra sociale dell’Associazione Club3C a Fossano, e, come sempre faccio, ho dato uno sguardo a tutti gli animali esposti.
Fra le Barbute d’Anversa, razza non assegnata a me per il giudizio, erano presenti molti soggetti nella colorazione Quaglia; un gruppo, credo un maschio e due femmine, presentava chiare caratteristiche, morfologiche e di colorazione, della selezione belga, Paese di origine della razza.
Sullo standard europeo, su quello tedesco e su quello belga il petto è richiesto giallo e, fino a qui, tutti siamo d’accordo. Esiste però una querelle fra le varie commissioni tecniche: i petti sono sì da tutti richiesti gialli, ma nella realtà la selezione tedesca ha un petto che proprio giallo non si può definire; direi più bruno che giallo. |
Il Belgio ha fatto questo presente in E.E., ma l’accordo non è stato trovato. |
La Germania è, e lo rimarrà per molto tempo, il Paese dove i nostri allevatori preferiscono, nonostante i prezzi da capogiro, comprare i loro animali. Oltretutto, non sempre i giudici sono al corrente di tutte le discussioni in atto; ma, anche lo fossero, è giusto lasciare a loro la responsabilità della decisione da prendere? Senza una regola, la cosa è soggettiva e si darebbe incremento ai giudizi discordanti. |
Personalmente, essendo a conoscenza della questione, giudicherei con metro diverso le due selezioni: a parità di soggetti però premierei quella belga. Come reagirebbe però l’allevatore di quella tedesca? Penso male; ecco perché un confronto giudice/allevatore è sempre la cosa migliore. |
Casi analoghi sono abbastanza comuni – si veda il caso Wyandotte Nana -, e sinceramente è una situazione non facile da gestire.
E’ già molto impegnativo per un giudice tenere a mente tipologie e colorazioni di tutte le razze; gli resta comunque la possibilità, quando tutto rientra nella regola, di consultare lo standard.
Diversamente, nelle situazioni sopra descritte, anche se fosse stato messo al corrente, non avrebbe possibilità di controllo.
Questi problemi pertanto andrebbero risolti nel più breve tempo possibile per evitare situazioni che vanno a discapito del rapporto già difficile giudice/allevatore.