Canterino di Montagna
meglio Canterino del Bergisches Land

Ecco, riprendendo il discorso più indietro interrotto, cosa continua a dire il Pascal di questa razza:

«Razza Cantori di Berg o Razza di Elberfeld dagli autori francesi (ted. Bergisches Kräher)
E’ questa certamente la regina delle razze tedesche, l’unica forse che ha una impronta tutta speciale, e requisiti tali, da rappresentare una razza nel vero senso della parola, quindi merita che se ne parli con un po’ di dettaglio.»

E qui continua con quanto ho precedentemente già riportato a proposito del discorso sul luogo di origine e che non sto a riportare, ma aggiunge:

«(…) si distingue per la facoltà che il gallo ha di cantare a distesa, alternando il canto con trilli sonori e armoniosi: forse questi cantori del pollaio destano l’invidia dei migliori interpreti del famoso rondò della “Lucia”.
Ma, scherzi a parte, la particolarità del canto di questa bella razza è stupefacente, poiché è unica in tutte le razze di galline (ancora non si conoscevano gli urlatori orientali, ndr.); la lunga durata del canto è il primo requisito che si richiede da questi virtuosi pennuti, e ciò è tanto vero che i tedeschi definiscono molto spesso la razza con l’appellativo “Kräher über den Berg”, la cui fedele traduzione nel nostro dolce idioma suona “cantori al disopra della montagna”.
Con questa espressione si vuole indicare che il canto deve durare tanto tempo quanto si impiega a valicare una montagna, cioè si vuole indicare con questa esagerazione che il canto deve essere molto prolungato nell’animale di razza pura; ma d’altra parte si vuol far risultare anche la sonorità del canto, esagerando al punto da volerlo far sentir, per un modo di dire, anche al di là di una montagna. »

Canterino Canterino

Gallo Canterino di montagna

Gallina Canterino di montagna

Ho un vecchio libro francese, del 1882, molto raro ed estremamente interessante: “Monographie des Races de Poules” di V. La Perre de Roo, che, sin dalla sua pubblicazione, era molto consultato da chi, come me oggi, faceva ricerche sull’avicoltura. Immagino che Pascal abbia trovato qui la notizia che i francesi usavano chiamare il Canterino “Race d’Elberfeld”.
La Perre de Roo la ritiene come l’unica razza tedesca degna di menzione, e la chiama così perché gli risultava allevata nella campagna intorno all’omonima città di Elberfeld, anch’essa situata nel Bergisches.
Accenna appena al canto prolungato del gallo, esaltandone invece l’ottima carne bianca e l’abbondante deposizione di uova molto grosse.

La Canterino ha un’origine abbastanza discussa e completamente diversa dalla Cresta Piegata.
La sua origine ha un sapore di leggenda: il Duca Von Berg – dal quale prendeva nome il ducato -, sulla via del ritorno dalle crociate di Barbarossa, si smarrì. Fu il lungo canto di un gallo a riportarlo sulla giusta via, guidandolo ad un centro abitato. Il Duca, per gratitudine, salvò la vita al gallo portandolo con sé. Vicino al suo castello esisteva un convento di Cistercensi che ebbero cura del gallo, selezionando così, con la sua progenie, una razza che mantenne il lungo canto del capostipite.

Il giudice tedesco Wolfgang Vits di Marbourg, col quale collaboro già da diversi anni, afferma che, anche se la storia è stata arricchita dalla fantasia popolare, rispecchia la verità. In effetti non si disconosce l’origine orientale: si racconta anzi che un commerciante di tessuti portò in Germania un gruppo di questi polli dall’Impero Ottomano.
Vits, esperto viaggiatore con particolare interesse alle razze orientali, ebbe alcuni anni fa notizia di una razza a lungo canto ancora presente in Turchia e, nel 1984, partì per l’Anatolia alla sua ricerca; a Trabzon, nella parte estrema ad est del Mar Nero, trovò il Denizli, una vecchissima razza di galli a lungo canto. Solo alcuni anni dopo riuscì ad avere alcune uova che importò in Germania.
I galli Denizli hanno un buon timbro musicale e riescono a prolungare il loro “chicchirichì” per più di 20 secondi; si dice che grandi urlatori riescano a prolungarlo fino a 30 secondi.
In effetti le due razze, “Canterino di Denizli” e “Canterino di Montagna”, hanno caratteristiche morfologiche e di colorazione molto simili.
Fortunatamente non si è cercato, come è purtroppo accaduto con tante razze, di modificare – anche se con l’intento di migliorarla – la morfologia; si è invece sempre tenuto presente che la caratteristica peculiare, da non perdere né diminuire, era il suo canto.

Canterino Standard

Una ragione per la quale oggi il Canterino di Montagna non è molto allevato dipende dal fatto che quando si parla di “urlatori” si dà la preferenza alle razze giapponesi, che hanno un canto ben più importante. Questa resta comunque l’unica razza tedesca ad avere questa particolarità.
Ha una figura particolare: proporzionata ed eretta; il collo, lungo e leggermente arcuato, ha una mantellina corta e non troppo abbondante.
Il dorso è lungo con una evidente linea convessa – a “dorso di carpa” -; questa caratteristica, ereditata dal Denizli, è difetto grave in quasi tutte le razze. Nel Canterino invece è una caratteristica morfologica da mantenere, e la sua assenza svaluterebbe moltissimo il soggetto.
Zampe abbastanza lunghe con gambe muscolose ben in vista e tarsi abbastanza forti. La coda ha lunghe ed abbondanti falciformi e forma, con il dorso, un angolo evidente.
Il piumaggio, duro, aderente e non molto abbondante, contribuisce a mettere in evidenza la classica forma del corpo.
Nella selezione si deve continuare a dare maggiore importanza al canto, che deve essere lungo ed avere un buon timbro. Nel giudizio quindi tollerare piccoli difetti di colorazione e morfologia.
Difetti gravi: corpo corto; posizione troppo alta o troppo bassa; dorso dritto; coda ritta; ali cadenti; orecchioni rossi; colore degli occhi eccessivamente chiaro.

Cresta piegata di Montagna
meglio Cresta piegata del Bergisches Land

Molto probabilmente è il prodotto di incroci fra il Canterino, polli mediterranei e polli campagnoli esistenti nella zona.
Il nostro disegno non mi soddisfa: le proporzioni non sono giuste ed il dorso del gallo scende troppo. La gallina manca di petto e la coda è troppo corta e troppo chiusa.
Gli incroci con i polli mediterranei hanno influito di più su questa razza che non sulla Canterino.
Si è così contenuto la lunghezza delle gambe, data una struttura corporea più compatta e ingranditi cresta e bargigli; soprattutto sono serviti ad aumentare la precocità e la deposizione, passandogli anche quelle caratteristiche morfologiche di buona ovaiola.

Cresta piegata Standard

La razza, considerata fino a pochi anni fa una razza campagnola a doppia attitudine, era molto allevata nelle aree rurali; con l’arrivo di nuove razze ha perso campo, tanto che oggi può considerarsi fra le razze rare.
Le differenze di forma con la Canterino sono evidenti, così come quella della produzione è sostanziale: il Cresta Piegata depone 180/200 uova all’anno, mentre la Canterino non supera le 130/150.

Cresta Piegata Cresta piegata

Gallo Cresta piegata di montagna

Gruppo di galline Cresta piegata di montagna

Krupper (Zampe corte)

Parlerò anche di questa razza per la sua origine comune con le altre.
La traduzione alla lettera del nome è “Storpiata/Mutilata”, ma sarebbe di cattivo gusto chiamarla così: meglio Zampe Corte.
Sempre Pascal afferma che era chiamata in Germania “Bergisches od Westfaelisches Krüperhuhn”, dandoci così un’ulteriore conferma del suo luogo d’origine.
Anche la Francia, curioso!, fra le proprie razze autoctone ne ha una, la “Courtes-Pattes”, con la stessa caratteristica delle gambe corte, e dà come origine:

«Antica razza di pollo ruspante delle regioni ad ovest della Francia (e nord ovest della Germania)»

Zampe Corte Standard

L’origine che dà della Germania non è esatta in quanto è più ad est che ad ovest.
Noi, sul nostro standard, diamo invece la giusta zona di origine, ma mettiamo il disegno dello standard francese.
Fra il disegno francese – il nostro – e quello tedesco ci sono delle differenze notevoli: i tarsi del tedesco sono, anche se corti, molto più lunghi; il gallo ha un coda portata più alta e la gallina ha una linea del dorso più corta e la coda, più corta, è portata molto più aperta.
Chissà chi dei due si merita la paternità della razza. Ma forse sono due razze diverse: in questo caso, oltre a rifare il disegno, andrebbe data una denominazione che evidenzi la differenza; si potrebbe aggiungere, alla tedesca, la dicitura “del Bergisches Land”.

Come abbiamo detto, la Germania ha ricreato la Krüper ormai da molti anni con l’ausilio del Canterino, della Barbuta di Turingia e l’Appenzeller dal Ciuffo.
Anche la Krüper ha la stessa colorazione tassellata.
E’ una razza di peso medio che mantiene la tipologia “campagnola”.
Caratteristica peculiare sono le gambe corte, non come la Chabo (ex Nagasaki) naturalmente, ma abbastanza corte.
E’ un pollo molto tranquillo, piacevole da vedere e da allevare.
Ha un piumaggio abbondante ed il gallo ha lunghe falciformi.
La gallina ha tutte le caratteristiche per essere una buona ovaiola.

Zampe corte Zampe corte

Gallo Zampe corte

Gallina Zampe corte

 

Colorazioni

Anche Pascal non assimila queste colorazioni a nessuna di quelle che allora si conoscevano in Italia. Fa solo cenno al fatto che i tedeschi stavano lavorando per dare uniformità al disegno perché volevano arrivare a qualcosa non molto distante dalla Oro Orlo Nero della Padovana. Tentativo che è stato evidentemente in seguito abbandonato.
La denominazione delle colorazioni classiche di queste razze non mi sembra appropriata.
Nel nostro Standard, nella parte genetica, si fa cenno al nostro come ad un nome “ingannevole”: ma se è ingannevole perché mantenerlo?
Se si segue la descrizione, e si guarda il disegno, tutto sembra tranne che una doppia orlatura, anche se per doppia si intendesse “spessa”.

La traduzione alla lettera dal tedesco di “gedobbelt” è “tassellato”, quindi le colorazioni si dovrebbero chiamare “Nero Tassellato” – oppure, come la Francia, “Macchiato” – di Bianco/Oro/Fulvo”.
Con “tassellatura” si intende una grossolana forma di orlatura nella quale le piume del petto e della parte anteriore del dorso mostrano dei punti colorati che, anche se comunque molto coperti, traspaiono sulla superficie.
L’origine del nome di questo disegno – molto particolare e pertanto caratteristica peculiare – deriva dalle grosse pietre rotonde, tutte della stessa grandezza, dell’antico gioco del “Brettspiels” (gioco simile alla dama o agli scacchi) diffuso proprio nel Bergisch Land.
Oltretutto dal tedesco si intende che il colore di fondo è sempre nero ed è la tassellatura che cambia da bianca, fulva o bruno/dorato; mentre con la nostra denominazione si intende chiaramente il contrario.
Darò lo standard preciso per ogni razza. Il disegno, comunque, nelle tre varianti di colore è così distribuito: la mantellina e le lanceolate della sella del gallo hanno una punta nera, la coda è nera e le fasce dell’ala sono disegnate con una rozza orlatura. La gallina invece appare più scura, il collo è nero con fiamme colorate che rimangono prevalentemente nascoste. Sella e coda nere, mentre le timoniere superori possono mostrare una leggera pepatura.

Come abbiamo detto, la tassellatura può essere, a volte, nascosta dal piumaggio: le galline che hanno questa caratteristica sono comunque preziose perché servono ad equilibrare la tassellatura nella prole ed evitare così soggetti più pennellati che tassellati.


Colorazioni riconosciute dallo Standard tedesco per ogni razza

Non sto a riportare la descrizione delle colorazioni comuni come Sparviero, Bianca e Nera, in quanto non si discostano dalle nostre. Solo il colore dei tarsi in alcune è sbagliato, in questo caso riporto quello giusto.


Colorazioni Canterino

Tedesco: Schwarz-goldbraungedobbelt
Italiano:Oro doppi orli neri (meglio Nera Tassellata, o Macchiata, Bruno/Dorato)

Gallo: mantellina e lanceolate della sella bruno dorato; ogni penna della mantellina con orlo possibilmente nero con punta fuligginosa, però senza fiamma nera.
Dorso bruno dorato fino a nero.
Spalle e copritrici delle ali bruno dorato lucente.
Remiganti primarie e secondarie con parte esterna bruno dorato e parte interna nero fino a bruno grigiastro.
Grandi copritrici della ali bruno dorato con grossolana orlatura nera con riflessi verdi che formano 2-3 fasce.
Petto nero con debole tassellatura nelle penne laterali, spesso nascosta.
Gambe, ventre e parte posteriore neri; la coda ha riflessi verdi.
Gallina: mantellina, sella, coda e ventre nero. Fiamma bruno dorata nella parte inferiore della mantellina; leggera pepatura bruna nelle grandi copritrici della coda ammessa.
Spalle e parte superiore del dorso con tassellatura debole ed irregolare.
Petto nero con tassellatura bruno dorata leggermente accentuata, prevalentemente solo ai lati.
Remiganti con parte esterna bruno dorato, parte interna nera fino a bruno grigiastro.
Grandi copritrici delle ali bruno dorato con grossolana orlatura nera che forma 1-2 fasce.
Difetti Gravi: presenza di disegno nella coda del gallo o nelle timoniere della gallina; tassellatura non in vista dove richiesta; assenza del riflesso verde nella coda del gallo.

Bergischer Kräher

Canterino Oro dopi orli neri


Colorazioni Cresta Piegata

Tedesco: Schwarz-weissgedobbelt
Italiano: Argento doppi orli neri (meglio Nera Tassellata Bianco)

Gallo: mantellina e lanceolate della sella bianco argento con leggero orlo nero e punta della penna nera tendente al fuligginoso, senza fiamma nera.
Dorso bianco argento inframezzato da più o meno nero.
Spalle e copritrici delle ali bianco argento con margine della penna leggermente fuligginoso.
Remiganti con parte interna grigio-nera, parte esterna bianca con leggera orlatura nera.
Grandi copritrici delle ali bianche con grossolana orlatura nera che forma 2-3 fasce.
Petto nero con tassellatura laterale bianca parzialmente coperta (le penne sono nere con punto bianco all’interno e non all’estremità della penna).
Ventre, coscia e parte posteriore neri.
Coda nero puro con riflessi verdi.
Gallina: mantellina, sella, coda e zona del ventre neri. Fiamma bianca nella parte inferiore della mantellina e leggera pepatura nelle grandi copritrici della coda ammessi.
Spalle e dorso superiore con tassellatura irregolare.
Petto nero più o meno tassellato di bianco sui lati.
Remiganti con parte esterna bianca con orlatura nera, parte interna grigio-nero.
Grandi copritrici delle ali bianche con grossolana orlatura nera che dà forma a due fasce.
Tarsi grigio ardesia scuro.
Difetti Gravi: piumaggio privo di lucentezza; tassellatura troppo espansa (penne bianche con macchia in punta nera). Fiamme nere nella mantellina; gola bianca; bianco nella coda.

Tedesco: Schwarz-gelbgedobbelt
Italiano: Fulvo doppi orli neri (meglio Nera Tassellata Fulvo)

Colore di fondo e struttura del disegno come nella colorazione Nera Tassellato Bianco; il bianco è sostituito dal giallo fino a bruno dorato.
Tarsi grigio ardesia.
Difetti Gravi: come nella Nera tassellata di Bianco. Striature.

Altre Colorazioni

Nera Per questa colorazione lo standard tedesco dà come colore dei tarsi grigio ardesia scuro: modificherei il nostro, che dà solo blu ardesia.

Sparviero Da modificare il colore dei tarsi: il nostro dà blu ardesia, mentre il tedesco color carne.


Colorazioni Zampe Corte

Per questa razza lo standard italiano dà la colorazione “Nera Picchiettata di Bianco” – quella dell’Ancona tanto per intendersi – al posto della “Nera Tassellata di Bianco”, che è assolutamente diversa.

Tedesco: Schwarz-weissgedobbelt
Italiano: Nera Picchiettata di Bianco (meglio Nera Tassellata Bianco)

Gallo: mantellina e sella bianco argento, ogni penna con punta nera tendente al fuligginoso, senza fiamma.
Spalle possibilmente bianco argento; copritrici delle ali bianche con orlatura grossolana finale nera che danno forma a 2-3 fasce (tre preferibili).
Parte esterna delle remiganti bianca con leggera orlatura nera, parte interna grigia.
Petto nero con tassellatura bianca laterale.
Ventre e parte posteriore neri.
Coda con riflessi verdi.
Gallina: mantello nero con tassellatura irregolare bianca; collo e coda possibilmente nero puro.
Triangolo dell’ala spruzzato bianco/grigio.
Colore del becco e dei tarsi ardesia.

Zampe corte

Zampe corte Nera Picchiettata di Bianco e Fulvo doppi orli neri

Tedesco: Schwarz-gelbgedobbelt
Italiano: Fulvo doppi orli neri (meglio Nera Tassellata Fulvo)

Disegno come nella precedente: il bianco è sostituito dal giallo dorato fino a bruno dorato; Tarsi e becco color ardesia.

Tedesco: Rebhuhnfarbig
Italiano: Perniciata
In Italia, per questa razza, questa colorazione non è riconosciuta, pertanto la riporto per esteso.

Gallo: testa oro scuro.
Mantellina e sella oro scuro con fiamme nere.
Spalle, copritrici della ali e dorso rosso/oro.
Fasce dell’ala nere con riflessi verdi.
Remiganti primarie nere con stretto orlo bruno nella parte esterna.
Remiganti secondarie: parte interna e punta della penna nera, parte esterna, che forma il triangolo dell’ala, bruna.
Petto, ventre e gambe nere.
Coda nera con riflessi verdi.
Gallina: testa oro scuro.
Mantellina oro bruno con larga fiamma nera.
Dorso, spalle e copritrici delle ali grigio/bruno, preferibilmente con una uniforme pepatura nera il più possibile regolare e rachide delle penne bruno chiaro ben in risalto.
Petto color salmone scuro digradante al grigio verso il ventre.
Remiganti primarie nere con margine esterno bruno.
Remiganti secondarie con parte interna nera e parte esterna bruno grigiastro con pepatura nera.
Difetti gravi Gallo: mantellina con troppo bruno o paglia o con fiamme affioranti; copritrici delle ali troppo scure; disegno nel petto o nelle cosce; remiganti con striature.
Difetti gravi Gallina: mantellina troppo chiara; mantellina fuligginosa causata da fiamme troppo larghe che sovrastano il colore oro scuro; debole pepatura e colore di fondo troppo chiaro; presenza di orlatura nelle penne; rachide non evidente; forti sfumatura biancastre nelle ali:

Altre Colorazioni

Nera
Bianca

Colorazione dei tarsi da modificare: noi riportiamo “carne” mentre il tedesco dà “bianco bluastro fino a blu ardesia”.

Sparviero Anche qui il colore dei tarsi va cambiato: noi diamo “carne; tollerati blu” mentre il tedesco dà il contrario, “grigio chiaro, carne ammessi”.


Bibliografia
  • Deutscher Rasseguefluegel-Standard (B.D.R.G.)
  • Handbuch der Gefluegelzucht – Bruno Duering – 1910
  • Le Razze della Gallina Domestica – Teodoro Pascal – 1905