Lessico
Vegezio
Flavius Vegetius Renatus, in alcuni codici P. Vegetius Renatus: scrittore latino del IV-V secolo dC di cose militari, del quale si sa pochissimo. Scrisse l’Epitome de re militari, pubblicata in varie edizioni a partire da circa il 1473.
Ma col nome di Publio Vegezio Renato ci è stata tramandata anche un’opera di veterinaria: Artis veterinariae, sive mulomedicinae libri quatuor (pubblicata nel 1528), che è in realtà un rimaneggiamento dell’anonima Mulomedicina Chironis, un trattato di veterinaria in 10 libri del IV secolo dC circa. Mulomedicina (medicina del mulo) era il nome dato dai Romani all’arte veterinaria.
Anno XV dell'era fascista – 1936 dC
Publio Flavio Vegezio Renato (lat. Publius Flavius Vegetius Renatus) fu uno scrittore latino vissuto tra la fine del IV e la prima metà del V secolo. Si sa pochissimo sul suo conto: in alcuni manoscritti gli sono attribuiti i titoli di vir illustris e di comes e probabilmente faceva quindi parte dell'aristocrazia senatoria della corte imperiale. Fu forse comes sacrarum largitionum (l'odierno ministro delle finanze). Da allusioni presenti nei suoi scritti sembrerebbe sia stato cristiano.
È noto per il trattato Epitoma rei militaris (anche conosciuto come De re militari), che tratta in quattro libri dell'arte della guerra e fu scritto, come egli stesso riporta, su richiesta dello stesso imperatore, pur in mancanza di grande esperienza militare. L'identificazione dell'imperatore a cui si riferisce è incerta: si è pensato in particolare a Teodosio I, oppure a Valentiniano II o Valentiniano III.
Gli è stato attribuito anche il Digestorum artis mulomedicinae libri (o Mulomedicina), un trattato di veterinaria tratto da scritti precedenti che sembrano essere il classico De re rustica di Lucio Giunio Moderato Columella e la Mulomedicina Chironis, un'opera greca della quale ci resta una versione in latino volgare del principio del IV secolo.
Il suo nome originario fu probabilmente Publio Vegezio Renato, cui si aggiunse il nome imperiale di Flavio, come titolo onorifico. L'Epitoma è firmata come "Flavio Vegezio Renato", mentre la Mulomedicina come "Publio Vegezio Renato", forse in quanto si trattava di un'opera estranea alle sue funzioni ufficiali, o forse perché redatta prima di ottenere l'attribuzione onorifica del nome imperiale.
La
torre di Vegezio - Xilografia di anonimo fiammingo
De Re Militari Libri Quatuor
Anversa - Christophe Plantin, 1585