Lessico
Satureja hortensis
Santoreggia - Cunilia
Il nome santoreggia - in latino satureia - deriva probabilmente dall'arabo sattar con cui venivano indicate le Labiate in genere. Secondo alcuni non si può escludere l'influenza del greco satýrion corrispondente a due diverse orchidacee di Dioscoride dotate di potere afrodisiaco, visto che anche alla santoreggia verrebbero attribuite le stesse proprietà. Essendo i satiri perennemente all'inseguimento delle ninfe, con satiro s'intende un individuo lussurioso e lascivo.
La Satureja hortensis è una pianta della famiglia Labiate, proprie dei luoghi asciutti e aridi del bacino mediterraneo. È un'erba annua alta da 15 a 30 cm, ramosa fin dalla base, con fusto e rami gracili, per lo più rossastri; le foglie sono opposte, oblungo-lineari, di color verde grigiastro. Alla loro ascella sorgono i fiori, in verticillastri poveri; hanno corolla labiale bianco-rosea, lungamente tubulosa.
Tutta la pianta è gradevolmente aromatica e viene usata sia in cucina come condimento, sia in erboristeria come carminativo e antidiarroico.