Lessico
Ezio o Aezio di Amida
Originario di Amida in Mesopotamia, antica città dell'Armenia sul fiume Tigri, sul luogo dell'odierna città turca di Diyarbakır. Incorporata da Adriano nell'Impero romano nel 115 e fortificata da Diocleziano, per circa due secoli oppose valida resistenza ai continui attacchi di Parti, Sassanidi e Persiani. Nel 640 fu conquistata dagli Arabi, che le imposero il nome di Diyar Bakr.
Ezio (527-565) aveva studiato medicina ad Alessandria d’Egitto e divenne esponente rappresentativo della medicina bizantina. Nel trattato Libri medicinales - Βιβλία ἰατρικὰ - in 16 libri, considerato valido sino al Rinascimento, Ezio raccolse opere e pareri di medici vissuti prima di lui (Rufo di Efeso, Antillo, Leonides, Sorano di Efeso) che sarebbero stati indubbiamente dimenticati, e inoltre vi espose le sue originali idee in molti rami della medicina (malattie degli occhi, reumatologia e artrite, ginecologia e ostetricia, cosmesi etc). Tra le innumerevoli parti degne di attenzione, non va trascurata l’importanza che Ezio attribuisce alla coltivazione della vite e al ruolo alimentare del vino. Inoltre Ezio ci farà compagnia e sarà di sostegno per una corretta interpretazione del vocabolo greco gypaléktør o gallo avvoltoio, da identificare con il pollo Collo Nudo.
Nel web ho trovato quanto segue: “Aetius, a Greek physician, born at Amida in Mesopotamia, flourished at the beginning of the 6th century A.D. He studied at Alexandria, and became court physician at Byzantium and comes obsequii, one of the chief officers of the imperial household. He wrote a large medical work in sixteen books, founded on Oribasius and compiled from various sources, especially Galen. Superstition and mysticism play a great part in his remedies. Eight books of the Greek original were printed at Venice, 1534, and a complete Latin translation by Cornarius appeared at Basel, 1542.” (da http://76.1911encyclopedia.org).
Il traduttore di Ezio di Amida fu quindi Ianus Cornarius o Johann Hagebut, medico e filosofo nato nel 1500 a Zwickau, in Germania, e morto a Jena nel 1558. Un’edizione della sua traduzione del trattato di Ezio vide la luce a Lione nel 1549 e porta il seguente titolo: Aetii medici Graeci contractae ex veteribus medicinae tetrabiblos: hoc est, quaternio, sive libri universales quatuor, singuli quatuor sermones complectentes, ut sint in summa quatuor sermonum quaterniones, id est, sermones sedecim, per Ianum Cornarium medicum physicum latine conscripti - Lugduni, ex officina Godefridi et Marcelli Beringorum fratrum mdxlix.
Medico greco della seconda metà del sec. I dC. Esercitò la sua attività prima in Egitto e poi a Roma; è ricordato per le ricerche di anatomia sia esterna sia interna, quest'ultima effettuata sulle scimmie. I suoi studi più importanti riguardano la struttura dell'occhio, del pancreas, dell'apparato genitale femminile. Ha lasciato molti scritti, uno dei quali dedicato alla nomenclatura delle parti del corpo umano.
Medico e chirurgo greco del sec. II dC. È considerato uno dei maggiori studiosi di medicina dell'epoca galenica. Si occupò di chirurgia, di igiene, di idroterapia, di ginnastica medica, di dietetica, ideando alcune importanti tecniche chirurgiche vascolari e plastiche. Il suo metodo per la cura degli aneurismi (operazione di Antillo) rimase per oltre quindici secoli l'unica terapia conosciuta.
Medico greco (ca. 90 - ca. 150). Esponente insigne della scuola metodica e continuatore della scuola di Asclepiade, visse e lavorò ad Alessandria e quindi a Roma, ai tempi di Traiano. Diede i maggiori contributi nel campo della pediatria e soprattutto dell'ostetricia e ginecologia, delle cui scienze può esser considerato uno dei massimi esponenti dell'antichità.
Dictionnaire
historique
de la médecine ancienne et moderne
par Nicolas François Joseph Eloy
Mons – 1778