Lessico
Calcide nell’Eubea
In greco Chalkís. Città (44.900 ab.) della Grecia, capoluogo del nomós di Eubea, situata sulla costa occidentale dell'isola omonima, di cui è il centro principale, all'estremità settentrionale del promontorio che si spinge nello stretto di Euripo: un ponte la collega alla costa della Beozia.
Con i suoi due ponti, che Tito Livio soprannominò Termopili del mare, Calcide fu una delle più vivaci città dell'antica Grecia. Con Eretria - anch’essa sulla costa occidentale dell'isola - Calcide ebbe grande importanza nella colonizzazione del sec. VIII aC inviando coloni nella Calcidica, cui diede il nome, e in Occidente (Cuma, Nasso, Catania, Lentini, Zancle, Reggio).
Vittoriosa su Eretria nella guerra Lelantea (sec. VIII-IV), Calcide fu con gli Ateniesi durante la seconda guerra persiana e fece parte della prima e della seconda lega ateniese. In età ellenistica fu base macedone e uno dei “ceppi” della Grecia. Liberata dai Romani nel 197 aC, nel 146 appoggiò la rivolta achea e fu saccheggiata e costretta ad accogliere una guarnigione romana. Calcide era ricca di santuari, portici e teatri, e aveva un'agorà commerciale e due porti: di questi monumenti non resta traccia.