Lessico
Aldrovandiana
e dintorni
di Elio Corti & Roberto Ricciardi
Alessandria – 15 marzo 2013
Stamperia
Editoria Brigati
Genova – 2013
Introduzione
Si raccolgono in questo volumetto alcuni studi, completati nel 2010 ma ulteriormente revisionati nel corso di questi ultimi due anni, nati dalla collaborazione fra il dott. Elio Corti, che è stato primario cardiologo, ed emerito studioso della genetica del pollo (i risultati delle sue ricerche sono direttamente consultabili nel suo sito Internet, e il prof. Roberto Ricciardi, a suo tempo docente di lettere latine e greche nei Licei classici statali.
Il dott. Corti, nell’esaminare le sezioni che un illustre medico bolognese del Seicento, Ulisse Aldrovandi, famoso non più per la sua dottrina che per la disinvoltura con cui faceva proprie ricerche altrui (ne è un esempio il primo contributo della silloge, che spetta integralmente al dott. Corti), ha dedicato a questo argomento, si è trovato spesso nella necessità di verificarne le fonti greco-latine. Per questo motivo è ricorso alla collaborazione ‛tecnica’ del prof. Ricciardi, abituato da una vita ad aggirarsi fra le difficoltà ermeneutiche dei testi classici, in quanto Aldrovandi cita in continuazione, e con rimandi non sempre precisi, gli scrittori antichi, greci e latini, e medioevali, che si sono occupati per primi della genetica del pollo: Ippocrate, Aristotele, Varrone, Plinio il Vecchio, Galeno, Alberto Magno ecc.
Si è reso perciò necessario effettuare uno spoglio delle testimonianze antiche e umanistiche, e consultare spesso volumi nelle varie edizioni quattro-cinquecentesche da lui consultate. Non è un mistero che Ulisse Aldrovandi ha saccheggiato, sia facendone il nome, sia nella maggior parte dei casi omettendolo, l’opera consimile del medico zurighese Conrad Gessner, insigne invece per lo scrupolo con cui citava le sue fonti e indicava i suoi debiti, preferendo far parlare i fatti che far ricorso a interessate alterazioni.
Nel corso della loro collaborazione, il dott. Corti e il prof. Ricciardi hanno seguito vie fino a ora non battute dagli studiosi di professione o accademici, che stano tra la filologia e l’historia animalium, ma nel corso del loro lavoro, che spesso potrà apparire ‛amatoriale’, hanno dovuto effettuare ricerche che via via si sono allargate, fino a comportare veri e propri problemi filologici, di critica testuale, di interpretazione letteraria, di storia del costume, della religione e della tradizione geografica, storica e antiquaria.
Alcune, benché il punto di partenza siano pur sempre i testi di Gessner e Aldrovandi, presentano minor attinenza con il tema generale, che è lo studio degli alectrionidi. Così la breve messa a punto degli opertanea sacra, una ricerca di storia religiosa, volta ad approfondire il significato e meglio chiarire la celebrazione di cerimonie come quelle così definite da Plinio il Vecchio; la risoluzione di un indovinello proposto dal lessico Suda, l’esame sommario della tradizione testuale dei Geoponica negli esiti delle traduzioni umanistiche, di Jano Cornario e Andres de Laguna, messe a confronto e verificate sul testo del primo editore dell’opera greca, Johannes Alexander Kohl(bürger), ossia Brassicanus; la correzione, con il decisivo apporto della studiosa olandese Aafke van Oppenraay, di un passo di Alberto Magno, che fondandosi sulla testimonianza di Aristotele, da lui peraltro conosciuta nella fuorviante traduzione latina di Michele Scoto, aveva creato una località immaginaria, a lungo cercata invano sugli Atlanti e nell’Istituto Geografico della Repubblica Federale Tedesca.
Più in carattere con l’assunto generale sono l’indagine linguistica che partendo dalla designazione che Gessner dà probabilmente del ‛cigno’ (siso, sisonis) indaga sulla designazione del ‘cigno’ nei testi arabi, da Al Razi ad Avicenna (che si riferiscono comunque a un tipo di uccello che non ha niente a che fare con il cigno, e coinvolgono nell’equivoco anche i traduttori latini del Duecento), nelle versioni latine, negli esiti italiani e romanzi.
Le instancabili ricerche del dott. Corti lo hanno condotto poi a importanti considerazioni sulla presunta fecondazione della femmina dell’avvoltoio per mezzo del vento, e di conseguenza sull’analogia istituita dai Padri della Chiesa fra tale genere di concepimento ornitologico partenogenetico e quello di Maria Vergine, con effetti che sono pur sempre di attualità nella discussione teologica e confessionale. Questo articolo è presentato in una redazione ristretta o per meglio dire compendiosa, realizzata congiuntamente da entrambi i curatori, e in una più ampia, corredata con illustrazioni, che spetta al dott. Corti.
Quale appendice a tale ricerca è stata inserita una breve trattazione del vultur e discussa la divergenza paleografica che può condizionare l’interpretazione del tasso omicida. Un contributo sofferto è costituito dal tentativo di individuare in un uccello ‘storico’ il misterioso gypaléktør menzionato da Ezio di Amida: partendo da questa testimonianza, il lavoro fornisce in senso diacronico e nello stesso tempo sincronico una mappa della presenza del misterioso volatile in un’area che va dall’Estremo Oriente all’Egitto fino all’Europa meridionale.
Aggiungiamo che il prof. Antonio Garzya, recentemente scomparso, a cui va la nostra più sincera riconoscenza per l’interesse dimostrato alle nostre ricerche, ha già pubblicato integralmente il nostro lavoro su Alberto Magno, e un riassunto della più estesa trattazione relativa all’indovinello del lessico Suida, negli «Atti della Accademia Pontaniana», che qui viene ristampata nella sua interezza.
Chiudono il volume due lavori del prof. Ricciardi, uno sul vadimonium del diritto latino (a cui lo spunto è venuto anni fa dallo studio dell’orazione ciceroniana Pro Quinctio, l’altro sul problema che pone la citazione del cosiddetto Decreto di Desiderio nell’epistola del Poliziano a Piero de’ Medici sulle origini di Firenze (ep. I 2), nel tentativo di dimostrare il falso perpetrato da Frate Annio da Viterbo, fonte di non pochi equivoci anche presso gli studiosi successivi. Questo articolo viene pubblicato in contemporanea anche nel primo numero della rivista Archetypus, diretta dal prof. Paolo Viti.
Roberto Ricciardi
Gli elaborati
Coiter eclissato da Aldrovandi
La questione del gallo vulturino
Gallo avvoltoio con iconografia del volatile
Il cigno cesano
Leylychynie
Opertanea sacra
La femmina dell’avvoltoio e Maria Vergine
Il vultur
Il tasso omicida
Pie Pellicane
Un indovinello del Lessico Suda
Iano Cornario, Andres de Laguna e Johannes Alexander Kohl(bürger)
Angelo Poliziano e l’Editto del re Desiderio
I vadimonia dell’orazione ciceroniana Pro Quinctio