Immaginiamo una popolazione estremamente numerosa nella quale esistano due geni alleli A, a, e supponiamo che il numero di gameti prodotto da ogni individuo sessualmente maturo sia lo stesso, vale a dire che non esistano differenze di qualche entità nella fecondità degli individui.
Inoltre, ammettiamo che la riproduzione avvenga in maniera del tutto casuale, vale a dire senza alcuna scelta fra gli animali che si accoppiano, e senza alcun intervento esterno che limiti o impedisca che animali portatori di un certo genotipo si uniscano con animali portatori di altro genotipo.
Queste condizioni teoriche
prendono il nome di panmissìa
[1]
, e i gruppi di animali che si
riproducono liberamente e in maniera del tutto casuale costituiscono delle popolazioni
panmittiche.
È facile comprendere che in queste circostanze l’incontro
dei gameti maschili e femminili avviene come se si svolgesse un’ipotetica
lotteria, in quanto vengono estratti a caso, da due urne, uno spermatozoo e un
uovo dall’insieme di tutti i gameti prodotti dalla popolazione. Ma lotteria
di gameti significa lotteria di geni, e poiché ogni gamete è portatore di un
solo gene allelomorfo, A
oppure a, è chiaro che le
probabilità. di ottenere i genotipi AA, Aa, aa, dipenderanno dalla frequenza
dei due alleli nella popolazione e quindi nella massa dei gameti.
Nella discussione dei fenomeni ereditari conseguenti
all'ibridismo si parte sempre da forme parentali omozigote che generano degli
F1
eterozigoti (Aa), i quali producono un egual numero di gameti portatori del
gene dominante A e del
recessivo a. È chiaro che in
una popolazione totalmente eterozigote le frequenze dei due geni sono ciascuna
del 50 %. Ma va detto subito chiaramente che in realtà, quando una
popolazione possiede due geni alleli, la proporzione di A rispetto ad a
può assumere qualsiasi valore.
Viene detta
frequenza di un gene in una popolazione il rapporto fra i loci occupati
dal gene e il numero totale di loci disponibili. Se N è il numero di
individui della popolazione, il numero totale di loci che possono essere
occupati da un gene è evidentemente 2N.
Simbolicamente, la frequenza dei due alleli si indica con p
e q, o anche con p(A),
q(a),
essendo sempre p+q=1, come è evidente.
[1] La panmissìa potrebbe essere tradotta in gergo con l’italiano ammucchiata e con il brasiliano del sud suruba. Panmissia deriva dal greco pân (neutro di pâs) che significa tutto, e míxis che significa miscela.