Vol. 2° -  XV.3.

EREDITÀ LEGATA AL SESSO

La conoscenza delle relazioni di linkage è molto importante sia per un allevatore che per un ricercatore. Nel pollo, la mappa più dettagliata del linkage esistente tra i geni è quella relativa al cromosoma Z, sviluppata attraverso lo sforzo congiunto di tutti i ricercatori nell’arco di 80 anni. Se tuttavia paragoniamo questa mappa a quella dei cromosomi sessuali di altre specie, la conoscenza della disposizione genica nel contesto del cromosoma Z è veramente limitata.

Nel 1964 Hutt affermava:

“Conoscendo le relazioni di linkage esistenti tra i geni, un allevatore può predire i risultati, può determinare a priori la via più semplice per conseguire i suoi obiettivi.”

A sua volta, nel 1984, Forsythe aggiungeva:

“Se non si possiede una qualsiasi mappa, non si sa dove si sta andando.”

Queste affermazioni cadono a fagiolo in quest’era dell’ingegneria genetica in cui si trasferiscono i geni, si ibridano le cellule, si attua la clonazione [1] . È molto più facile manipolare i geni una volta che sia nota la loro localizzazione.

La nomenclatura dei geni del pollo è stata standardizzata in occasione di un simposio tenutosi nell’ambito del 66th Annual Meeting of the Poultry Science Association del 1980, quando fu standardizzato il simbolo Ea [erythrocyte alloantigen] per i gruppi sanguigni aviari. Ai cromosomi Z e W non sono stati attribuiti numeri per espresso volere degli scienziati. Nel pollo domestico il cromosoma Z è circa 2-4 volte più grande del cromosoma W, e questo contiene solo l’1,4% del DNA totale del genoma femminile.

È possibile suddividere ambedue i cromosomi sessuali in 3 regioni:

§ la prima è quella omologa ad ambedue, anche se ciò non è ancora stato provato

§ la seconda regione è la rimanente ampia porzione del cromosoma Z

§ la terza regione è la residua porzione del cromosoma W, che è più piccola.

I geni presenti sulle regioni omologhe sono detti incompletamente o parzialmente legati al sesso, in quanto rimarranno su Z o su W sino a quando non si verificherà un crossingover meiotico. Per esempio, se due alleli A e a giacciono rispettivamente sulle regioni omologhe di W e Z, essi vi rimarranno sino a quando non si sarà verificata una ricombinazione meiotica che darà origine a un crossover.

I geni presenti sulla rimanente porzione più ampia del cromosoma Z saranno completamente legati al sesso sino a quando non esisterà una regione omologa sul cromosoma W con cui ricombinare.

I geni localizzati sulla rimanente parte del cromosoma W sono completamente legati a W e sono noti col nome di geni ologinici, dal momento che sono presenti solo nella femmina. Per ora si può affermare che quasi tutti i geni presenti sui cromosomi sessuali sono completamente legati al sesso quando portati dal cromosoma Z. Il gene che sinora si ritiene appartenga solo a W è il gene strutturale per l’antigene di istocompatibilità H-W. Esistono dei dubbi circa quest’affermazione, e viene attivato solo nella femmina.

È stato dimostrato che il cromosoma W è composto in gran parte da sequenze ripetitive di DNA, e precisamente da 2 unità ripetitive, che comprendono circa il 46% del DNA presente su W. Queste sequenze sono state trovate anche in 3 specie di Galli della giungla (il lafayettei non è stato testato), mentre non sono presenti nel Fagiano Giapponese Comune, nella Faraona, nella Quaglia Giapponese e nella Tortora delle Rocce. Gli autori hanno supposto che le dimensioni di queste unità ripetitive di DNA, la loro organizzazione e il loro numero, più che sequenze di DNA qualunque, siano importanti per la eterocromatinizzazione del cromosoma W.

Il Gallus varius ha mostrato un comportamento chimico diverso dagli altri due Galli della giungla studiati, per cui dovrebbe trattarsi di un’ulteriore dimostrazione che tale specie ha una relazione meno stretta col pollo domestico rispetto alle altre due specie selvatiche. Si può comunque affermare che esistono seri dubbi sulla presenza di parecchi geni sul cromosoma W.

Nel 1964 Hutt assegnò al cromosoma Z 13 loci. Successivamente è stato possibile stabilire che due di questi geni erano degli alleli: Bsd [sex-linked dilution], allele del locus B, e sal [sex-linked albinism o albinismo imperfetto], allele del locus S. Nel 1973 Etches & Hawes stabilirono la presenza di 14 loci. Alla mappa di Hutt furono aggiunti i geni pn [prenatal], wg [wingless] e ln [liver necrosis].  Sono stati elencati altri 11 loci ma non sono stati mappati.

È convenzione, nel presentare i cariotipi, cioè l’immagine dei cromosomi, orientare ogni cromosoma col braccio corto in alto, detto braccio P (petit in francese), e col braccio lungo Q in basso. La numerazione dei cromosomi rispetta l’ordine di grandezza decrescente.

Nel gallo, per ogni gene localizzato nella regione non omologa del cromosoma Z, è possibile ottenere dosi differenti degli effetti di un determinato gene rispetto alla gallina, ottenere cioè dei fenotipi per i quali si dice che l’entità dell’azione dei geni è dose-dipendente, essendo più intensa in caso di omozigosi.

 sommario 

 avanti 



[1] Clonazione deriva dal greco kløn, che significa giovane germoglio. In biologia si parla di clonazione quando si ottiene una colonia o una linea cellulare omogenea dalla replicazione per mitosi di un'unica cellula progenitrice. Riferita alle tecniche di genetica molecolare, significa l'isolamento e il successivo inserimento di specifiche sequenze di DNA (o di RNA) in un vettore, e la loro riproduzione in grandi quantità.