L’apparato di Golgi interviene
in diverse funzioni cellulari: trasferimento e concentrazione di proteine
destinate a essere escrete, formazione di nuove membrane, sintesi di
polisaccaridi e di glicoproteine, nonché in un settore del catabolismo
cellulare. Analizziamo solo la prima di queste funzioni
La sintesi delle proteine
avviene nel reticolo endoplasmatico rugoso grazie all’attività dei ribosomi
e quindi le proteine neoformate raggiungono i dittiosomi e poi i granuli di
secrezione. Questo meccanismo inizialmente fu messo in evidenza nelle cellule
pancreatiche esocrine e per questo ne diamo una breve descrizione a scopo
esemplificativo.
Il pancreas è una ghiandola acinosa a secrezione sierosa, composta, anficrina, il cui prodotto di secrezione, riversato nel lume duodenale, consiste essenzialmente di proteine enzimatiche. Le cellule responsabili della sintesi di questi enzimi sono disposte in acini, formazioni simili a chicchi d’uva con il picciolo che rappresenta il dotto escretore. Ogni cellula ha forma conica, in sezione ha forma triangolare, e poggia su una lamina basale che circonda ogni acino.
Un
ricco REG associato a mitocondri occupa la regione basale della cellula,
mentre i dittiosomi dell’apparato di Golgi sono sopranucleari. Infine, i
granuli di secrezione, detti granuli di zimogeno (che contengono i diversi
enzimi pancreatici), si distribuiscono al polo apicale della cellula. La
leucina è un aminoacido utilizzato nella sintesi delle proteine enzimatiche e
la leucina triziata viene incorporata nel reticolo endoplasmatico circa 5
minuti dopo iniezione endovenosa. Dopo 20 minuti le cisterne prossimali dell’apparato
di Golgi sono marcate e i granuli di secrezione lo sono un’ora dopo.
La sintesi degli enzimi pancreatici avviene dunque nel REG
e sono quindi trasferiti all’apparato di Golgi, che concentra i prodotti di
elaborazione nei bordi dilatati delle cisterne. Tutto ciò si verifica anche
in assenza di sintesi di ATP, quindi non è energeticamente dipendente. Da
parte dell’apparato di Golgi i prodotti vengono trasformati in granuli di secrezione
e riforniti di membrane
competenti
o adatte all’esocitosi, perché possono, per inserimento, fondersi con la
membrana citoplasmatica.
Non
esistono esempi di prodotti escreti che vadano incontro a esocitosi senza
passare attraverso l’apparato di Golgi. La progressione dei granuli di
secrezione verso l’apice cellulare dipende dall’attività dei filamenti di
actina e dei microtubuli. Le sostanze che bloccano il citoscheletro inibiscono
l’esocitosi. L’aumento del Ca++
intracellulare stimola lo scarico dei granuli, cioè la degranulazione. Questo progredire dipende anche dall’energia
fornita dalla cellula, perché viene interrotto dagli inibitori della
fosforilazione ossidativa (dinitrofenolo, antimicina A). Per cui, il passaggio attraverso il complesso di Golgi dei
prodotti destinati alla
secrezione
è obbligatorio. Diamo un esempio di trasporto intracellulare analizzando
come avviene la migrazione dei granuli di pigmento nelle cellule pigmentarie.