Il lago di Ciaikovski

alias

La swannery di Abbotsbury

by John Wolf

Famiglia Cristiana 34/2001

Due file di ballerine in tutù bianco, issate sulle punte delle loro scarpette, si muovono sincrone dal fondo del palco fino aI boccascena, quinte leggiadre per l’ingresso della protagonista.

È l’immagine  più conosciuta della straordinaria coreografia di uno dei balletti più famosi del mondo, Il lago dei cigni. Le ballerine si muovono sulle note del grande Ciaikovski con un ordine e una precisione assoluta... a dimostrare che il compositore russo non aveva mai avuto a che fare con i cigni veri, con il loro quotidiano arruffarsi, cercarsi, chiamarsi, inseguirsi, dannarsi per trovare un luogo adatto per nidificare, per difenderlo, per sottrarlo alle mire delle altre coppie, per salvaguardare le preziose uova prima e i morbidi piccoli dopo...

Insomma, è chiaro che Ciaikovski, nella sua lucida e musicale poesia, non aveva mai visitato una colonia di questi animali tanto amati dai poeti per la loro leggiadria, come la Swannery di Abbotsbury, nel Dorset, la regione meridionale della Gran Bretagna, la più famosa colonia di cigni del mondo dove si ritrovano, nidificano e si riproducono centinaia di esemplari, fatto abbastanza raro per un volatile che vive solitamente in coppie isolate.

Il fatto è tanto straordinario che anche la tanto rigida corona inglese da oltre 600 anni considera questi cigni degli esemplari veramente particolari: sono da sempre liberi e non assoggettati alla casa regnante.

Sembra una cosa da nulla, ma per capirne l’importanza basta pensare che fin dal Medioevo i cigni erano considerati proprietà della corona e chiunque cercasse di appropriarsene rischiava pene severissime.

Dettagli burocratici a parte, il fatto è che questa colonia rappresenta una realtà assolutamente unica. Non si sa bene perché, ma è certo che almeno sin dal 1393, quando per la prima volta se ne scrisse in una vecchia cronaca locale, i cigni della costa meridionale inglese scelgono per nidificare un lungo lago posto a poco più di un chilometro dal villaggio di Abbotsbury.

Forse si era diffusa tra loro Ia voce della speciale dispensa dagli obblighi di corte, chissà... Sarebbe carino pensarlo, ma è molto più probabile che i candidi volatili si fossero accorti di quale abbondanza di cibo fosse garantita da quel metro scarso di acqua lacustre affollata da piante di ogni specie pronte a trasformarsi in mangime in ogni stagione dell’anno.

Non solo: il lago è protetto dalle ubbie del mare non lontano dalla spiaggia di Chesil. Insomma, quale che ne sia la ragione, il fatto certo è che ancora oggi in primavera almeno 120 coppie di cigni vengono a nidificare e a figliare qui e che, in inverno, gli animali attirati dall’abbondanza di cibo portano la popolazione ad almeno un migliaio di esemplari.

Il fatto è tanto raro e tanto caratteristico che Abbotsbury è diventato una delle principali attrattive turistiche della zona, facendo passare un po’ in secondo piano la bellissima abbazia del paese, risalente all’inizio dell’XI secolo quando fu fondata da Orc, un danese che si era stabilito con altri suoi connazionali in questa zona. Sembra che la colonia si fosse formata ancora prima: di certo passò, nel XVI secolo, nelle mani della famiglia Strangeways, che acquistò l’abbazia dei monaci benedettini. Se nei secoli passati Ia presenza dei cigni era dovuta essenzialmente a ragioni naturali, oggi è sicuramente sollecitata anche dalle mille attrazioni che gli abitanti del paese rivolgono loro, coadiuvati in questo dall’organizzazione fondata nel 1974 da John Fair che si occupa di studiarne ogni attività, integrando così la ricerca alle quotidiane attività di promozione turistica.

Dal 1974, Fair e i suoi dieci assistenti si sono presi carico di ogni necessità della colonia, degli scienziati che la studiano e dei turisti che specialmente in primavera ed estate vengono a visitarla. A ogni animale per esempio viene apposta una piastrina di riconoscimento, e questo sin dal 1975. In questo modo i ricercatori sono stati e sono in grado di seguire i movimenti di ciascun esemplare, di riconoscere le coppie, di tenere sotto controllo le loro attività quotidiane, di sapere quali sono le loro preferenze per Ia nidificazione, quali sono i loro piccoli. Piccoli che, inevitabilmente, sono diventati una delle più grandi attrazioni per i turisti e i loro bambini.

È incantevole seguire questi batuffoli di piume morbidissime nelle loro peregrinazioni al seguito della madre, talvolta issati sulla sua schiena come piccoli, coraggiosi cavalieri. Ad Abbotsbury, per la gioia soprattutto dei bambini, è possibile entrare nella colonia anche durante il periodo della riproduzione e della prima infanzia dei pulcini: non solo, è anche possibile aiutare gli addetti a portare il mangime nei punti di raccolta, alle 12 e alle 16 di ogni giorno. Bisogna solo fare un po’ di attenzione ai genitori dei piccoli, che, giustamente, continuano a vegliare sulla sicurezza della loro progenie. Niente di pericoloso, ma non è raro vedersi caricare da qualche adulto convinto che un visitatore si sia avvicinato troppo.

I comportamenti di questi animali, nonostante la consuetudine con le persone, sono rimasti fortunatamente naturali ed è affascinante, a fine inverno, assistere alle battaglie, raramente cruente, per la scelta del posto migliore per nidificare, o alle prime lezioni di vita impartite ai pulcini.

L’impegno speso per il mantenimento della colonia è tale che sono state lanciate diverse campagne per il reperimento di fondi, come per esempio quella che consente a un bambino, con una modesta somma, di adottare un pulcino. Oppure di partecipare a un gioco che qui è molto amato: hugly duckling trail.

Si tratta di una sorta di percorso che consente ai bambini, attraverso anche alcune semplici domande, di capire che cosa significhi essere un piccolo cigno, le cose che si devono imparare per sopravvivere, dal modo migliore per trovare da mangiare a tutti i trucchi necessari per sfuggire alle “interessate” attenzioni delle numerose volpi che vivono nella zona.

Tutto qui è molto ben organizzato e in quello che fu una volta il centro operativo della colonia (un cottage vecchio di oltre cinquecento anni ricostruito dopo una tempesta che Io abbatté nel 1824) si può avere materiale informativo di ogni genere, così come assistere a dei fantastici video relativi alla vita della colonia.

Ad Abbotsbury, grazie all’interesse suscitato dalla presenza dei cigni, si sono sviluppate anche altre attrazioni per i turisti: a poca distanza dalla Swannery è stato creato un Tropical Garden con centinaia di specie di fiori e di piante. Vicinissima anche la Srnugglers Barn & Children’s Farrn, una fattoria interamente dedicata ai ragazzini di oltre 11 anni, dove sono state ricostruite le chiglie di due navi corsare e dove gli ospiti possono interagire con le numerose installazioni.

I prezzi? Non sono proibitivi, visto che i bambini possono entrare in tutte e tre le zone con un abbonamento da 10 sterline e gli adulti con uno da 15. Se poi si volesse solo visitare la Swannery, per i bambini basterebbero 3,20 sterline e per gli adulti 5,20: insomma, con nemmeno ventimila lire anche Ciaikovski avrebbe potuto farsi una cultura sui cigni.

E chissà come sarebbe stato il suo lago...

Abbotsbury - nel Dorset - si affaccia sulla baia di Lyme che prende il nome da Lyme Regis, resa famosa da Mary Anning che nel 1810, a soli 11 anni, estrasse dalle scogliere il fossile di un intero ittiosauro .