Due file di ballerine in tutù bianco, issate sulle punte delle loro scarpette, si muovono sincrone dal fondo del palco fino aI boccascena, quinte leggiadre per l’ingresso della protagonista.
È
l’immagine
più conosciuta della straordinaria coreografia di uno dei balletti
più famosi del mondo, Il lago dei
cigni. Le ballerine si muovono sulle note del grande Ciaikovski con un
ordine e una precisione assoluta... a dimostrare che il compositore russo non
aveva mai avuto a che fare con i cigni veri, con il loro quotidiano
arruffarsi, cercarsi, chiamarsi, inseguirsi, dannarsi per trovare un luogo
adatto per nidificare, per difenderlo, per sottrarlo alle mire delle altre
coppie, per salvaguardare le preziose uova prima e i morbidi piccoli dopo...
Insomma,
è chiaro che Ciaikovski, nella sua lucida e musicale poesia, non aveva mai
visitato una colonia di questi animali tanto amati dai poeti per la loro
leggiadria, come la Swannery di Abbotsbury, nel Dorset, la regione meridionale
della Gran Bretagna, la più famosa colonia di cigni del mondo dove si
ritrovano, nidificano e si riproducono centinaia di esemplari, fatto
abbastanza raro per un volatile che vive solitamente in coppie isolate.
Il fatto è tanto straordinario che anche la tanto rigida corona inglese da oltre 600 anni considera questi cigni degli esemplari veramente particolari: sono da sempre liberi e non assoggettati alla casa regnante.
Sembra
una cosa da nulla, ma per capirne l’importanza basta pensare che fin dal
Medioevo i cigni erano considerati proprietà della corona e chiunque cercasse
di appropriarsene rischiava pene severissime.
Dettagli
burocratici a parte, il fatto è che questa colonia rappresenta una realtà
assolutamente unica. Non si sa bene perché, ma è certo che almeno sin dal
1393, quando per la prima volta se ne scrisse in una vecchia cronaca locale, i
cigni della costa meridionale inglese scelgono per nidificare un lungo lago
posto a poco più di un chilometro dal villaggio di Abbotsbury.
Forse
si era diffusa tra loro Ia voce della speciale dispensa dagli obblighi di
corte, chissà... Sarebbe carino pensarlo, ma è molto più probabile che i
candidi volatili si fossero accorti di quale abbondanza di cibo fosse
garantita da quel metro scarso di acqua lacustre affollata da piante di ogni
specie pronte a trasformarsi in mangime in ogni stagione dell’anno.
Non
solo: il lago è protetto dalle ubbie del mare non lontano dalla spiaggia di
Chesil. Insomma, quale che ne sia la ragione, il fatto certo è che ancora
oggi in primavera almeno 120 coppie di cigni vengono a nidificare e a figliare
qui e che, in inverno, gli animali attirati dall’abbondanza di cibo portano
la popolazione ad almeno un migliaio di esemplari.
Il
fatto è tanto raro e tanto caratteristico che Abbotsbury è diventato una
delle principali attrattive turistiche della zona, facendo passare un po’ in
secondo piano la bellissima abbazia del paese, risalente all’inizio dell’XI
secolo quando fu fondata da Orc, un danese che si era stabilito con altri suoi
connazionali in questa zona. Sembra che la colonia si fosse formata ancora
prima: di certo passò, nel XVI secolo, nelle mani della famiglia Strangeways,
che acquistò l’abbazia dei monaci benedettini. Se nei secoli passati Ia
presenza dei cigni era dovuta essenzialmente a ragioni naturali, oggi è
sicuramente sollecitata anche dalle mille attrazioni che gli abitanti del
paese rivolgono loro, coadiuvati in questo dall’organizzazione fondata nel
1974 da John Fair che si occupa di studiarne ogni attività, integrando così
la ricerca alle quotidiane attività di promozione turistica.
Dal
1974, Fair e i suoi dieci assistenti si sono presi carico di ogni necessità
della colonia, degli scienziati che la studiano e dei turisti che specialmente
in primavera ed estate vengono a visitarla. A ogni animale per esempio viene
apposta una piastrina di riconoscimento, e questo sin dal 1975. In questo modo
i ricercatori sono stati e sono in grado di seguire i movimenti di ciascun
esemplare, di riconoscere le coppie, di tenere sotto controllo le loro
attività quotidiane, di sapere quali sono le loro preferenze per Ia
nidificazione, quali sono i loro piccoli. Piccoli
che, inevitabilmente, sono diventati una delle più grandi attrazioni per i
turisti e i loro bambini.
È
incantevole seguire questi batuffoli di piume morbidissime nelle loro
peregrinazioni al seguito della madre, talvolta issati sulla sua schiena come
piccoli, coraggiosi cavalieri. Ad Abbotsbury, per la gioia soprattutto dei
bambini, è possibile entrare nella colonia anche durante il periodo della
riproduzione e della prima infanzia dei pulcini: non solo, è anche possibile
aiutare gli addetti a portare il mangime nei punti di raccolta, alle 12 e alle
16 di ogni giorno. Bisogna solo fare un po’ di attenzione ai genitori dei
piccoli, che, giustamente, continuano a vegliare sulla sicurezza della loro
progenie. Niente di pericoloso, ma non è raro vedersi caricare da qualche
adulto convinto che un visitatore si sia avvicinato troppo.
I
comportamenti di questi animali, nonostante la consuetudine con le persone,
sono rimasti fortunatamente naturali ed è affascinante, a fine inverno,
assistere alle battaglie, raramente cruente, per la scelta del posto migliore
per nidificare, o alle prime lezioni di vita impartite ai pulcini.
L’impegno
speso per il mantenimento della colonia è tale che sono state lanciate
diverse campagne per il reperimento di fondi, come per esempio quella che
consente a un bambino, con una modesta somma, di adottare un pulcino. Oppure
di partecipare a un gioco che qui è molto amato: hugly
duckling trail.
Si
tratta di una sorta di percorso che consente ai bambini, attraverso anche
alcune semplici domande, di capire che cosa significhi essere un piccolo
cigno, le cose che si devono imparare per sopravvivere, dal modo migliore per
trovare da mangiare a tutti i trucchi necessari per sfuggire alle “interessate”
attenzioni delle numerose volpi che vivono nella zona.
Tutto
qui è molto ben organizzato e in quello che fu una volta il centro operativo
della colonia (un cottage vecchio di oltre cinquecento anni ricostruito dopo una tempesta che Io abbatté nel 1824) si può avere materiale
informativo di ogni genere, così come assistere a dei fantastici video
relativi alla vita della colonia.
Ad
Abbotsbury, grazie all’interesse suscitato dalla presenza dei cigni, si sono
sviluppate anche altre attrazioni per i turisti: a poca distanza dalla
Swannery è stato creato un Tropical
Garden con centinaia di specie di fiori e di piante. Vicinissima anche la Srnugglers Barn & Children’s Farrn, una fattoria interamente
dedicata ai ragazzini di oltre 11 anni, dove sono state ricostruite le chiglie
di due navi corsare e dove gli ospiti possono interagire con le numerose
installazioni.
I prezzi? Non sono proibitivi, visto che i bambini possono entrare in tutte e tre le zone con un abbonamento da 10 sterline e gli adulti con uno da 15. Se poi si volesse solo visitare la Swannery, per i bambini basterebbero 3,20 sterline e per gli adulti 5,20: insomma, con nemmeno ventimila lire anche Ciaikovski avrebbe potuto farsi una cultura sui cigni.
E chissà come sarebbe stato il suo lago...