di Paola Fallaci e Fabrizio Focardi

Caro Fabrizio Focardi
Mi ha molto colpito il suo articolo sulle uova apparso nel numero scorso. Da tanto tempo mi chiedevo come mai l’uovo viene considerato e studiato soltanto in base alla riproduzione e non anche per la sua compiutezza e bellezza: la religione cattolica lo considera addirittura il simbolo della rinascita, del Cristo risorto, della Pasqua.
E noi che trattiamo quotidianamente polli e galline non lo mettiamo mai in risalto, non lo valorizziamo.
Mi aveva colpito anche una frase del giudice Maremmi quando gli chiedevo le uova di Marans e come deve essere una Marans: “Non ha tanto importanza la sua perfezione quanto la perfezione delle sue uova”.
Ma allora perché le uova non vengono esposte e giudicate come in Inghilterra, in Francia e talora in Germania?
Perché nei grandi Stati Agricoli degli Usa le galline vengono esposte con le loro uova sulle gabbie e da noi no? È bellissimo l’invito in neretto che concludeva il suo articolo: “Un’idea! Perché ai prossimi Campionati non si organizza anche noi un bel concorso per l’uovo più bello?”
Nel frattempo, da parte mia, raccolto l’invito a provare, a studiarci: come si fa ad ottenere delle belle uova?
Quali galline sono più adatte? È possibile rendere più forte il pallido azzurro di un uovo di Araucana? E se, in America, comperassi delle Amercaune, che fanno uova sia azzurre sia verdi sia rosa, potrei partecipare con le Easter eggs alle gare? O no, visto che il nostro Standard non contempla questa razza?
Chi ha voglia di seguirmi?
Sono certa che molte socie dell’Airpa diranno di sì perché è la nostra cultura, sappiamo che le uova sono da sempre state gestite dalle donne, in Toscana, per esempio nei piccoli poderi, contadine e fattoresse curavano personalmente il pollaio essendo le uova l’unica ricchezza che potevano gestire senza il capoccia, essendo l’unica fonte di reddito loro concessa.
E che bel patrimonio di informazioni ci hanno lasciato.

Paola Fallaci

PS. Focardi, perché l’uovo con due tuorli dovrebbe venire squalificato secondo il Poultry Club?


Prima di tutto: grazie Signora Fallaci!
Che piacere la sua lettera aperta pubblicata sul passato Notiziario! Al di là dei complimenti (che ovviamente fanno sempre piacere), confesso che aspetto sempre un cenno a conferma che quello che ho scritto ha interessato qualcuno: anche un “non sono d’accordo” mi farebbe ugualmente piacere, in quanto segno di interessamento attivo da parte del lettore.
Alla sua domanda: “perché l’uovo con due tuorli dovrebbe venire squalificato secondo il Poultry Club?”, così rispondo: viene squalificato perché rappresenta un’anomalia.
L’uovo è la partenza per una nuova vita – salvo decidere di farne una frittata, s’intende – ; vita che non potrebbe svilupparsi, o perlomeno non potrebbe farlo nella giusta maniera, in presenza di due tuorli.
Approfitto per fare a Lei, ed a tutte le pioniere dell’AIRPA, i miei complimenti ed “auguri” per la nuova associazione: ritenetemi a disposizione per qualsiasi necessità e collaborazione.

Fabrizio Focardi

iodonna

IO DONNA – Il femminile de IL CORRIERE DELLA SERA
Foto Roberto Manzotti

iodonna

Esemplari fotografati messi a disposizione dall’AIRPA
esposti all’edizione di Giardini in Fiera a San Casciano Val di Pesa, settembre 2006.